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Abraham: "Amo la Roma dal primo giorno. Col Bodø vinciamo per voltare pagina"

Il centravanti giallorosso alla vigilia della sfida di Conference League: "Per me è il momento migliore per aiutare la squadra. Spero di essere presto al 100%"

Abraham in allenamento a Trigoria (As Roma via Getty Images)

Abraham in allenamento a Trigoria (As Roma via Getty Images)

La Redazione
03 Novembre 2021 - 13:22

Come fatto da José Mourinho, anche Tammy Abraham ha partecipato alla conferenza stampa che precede la sfida dello Stadio Olimpico tra Roma e Bodo/Glimt. Ecco le dichiarazioni del centravanti inglese, che dovrebbe partire in campo dal 1' domani sera.

Sei partito molto bene, poi nell'ultimo mese un po' di fatica. Come valuti questo momento? Mancini ha detto che il rigore fischiato su Ibrahimovic in Premier sarebbe stato considerato ridicolo. La pensi così?
"Nel calcio ci sono momenti buoni e momenti meno buoni. Proprio qui si impara più di sé stessi e della propria squadra. Per quanto riguarda me, uno del mio calibro in una squadra con tanti leader, è il momento migliore per dimostrare la leadership e aiutare la squadra. Chiaramente ognuno vorrebbe avere la stagione perfetta, di vincere tutte le partite, ma capita di attraversare momenti difficili, ma ora è l'ora di superarlo. Rigore? Mi limito a dire che gli arbitri sono sotto una grande pressione e commettere gli errori è umano. Poi come giocatore e tifoso della Roma non vorrei che le decisioni sbagliate venissero prese contro di noi, ma capita".

Come stai fisicamente dopo l'infortunio in nazionale? Cosa ti trasmette l'inno della Roma visto che in campo fai capire di essere molto coinvolto?
"L'infortunio sta migliorando, ho avuto qualche problema alla caviglia e qualche altro fastidio, ma sono un giocatore che vuole esserci sempre per la squadra e in qualche modo metto da parte qualche problema fisico. Non mi piace avere scuse, ma è chiaro che qualsiasi giocatore vorrebbe essere sempre al 100% e senza dolori. Ma anche grazie all'aiuto dello staff spero di essere al 100% il prima possibile. Sui cori e sull'inno, dal primo giorno che sono arrivato qui mi sono innamorato della Roma, quando sono in campo si vede, il mio modo per dimostrare la passione per il club e per come mi hanno fatto sentire dal primo giorno. Hanno investito molto su di me e sta a me ripagare con le prestazioni. Dal canto nostro dobbiamo rispondere con le prestazioni in campo per dimostrare quanto teniamo al club".

Quali difficoltà stai riscontrando dal passaggio dalla Premier League al calcio italiano?
"Non direi che sto attraversando difficoltà a livello ambientale, il calcio comporta sempre delle sfide. Io ho cambiato campionato, Paese e tipo di calcio. Ho avuto la fortuna di giocare contro di lui in Inghilterra, di allenarmi con lui ed è un nuovo contesto di sfida, imparo ogni giorno. Tutta la squadra si sta conoscendo e una volta acquisite completamente le richieste del mister, saremo una squadra vera fino ad allora dobbiamo tenere duro. Ci stiamo conoscendo ogni giorno di più, poi come sapete meglio di me Roma non è stata costruita in un giorno".

Ti aspettavi un campionato con così tante difficoltà e così chiuso tatticamente?
"Sono cresciuto giocando contro le Nazionali, soprattutto a livello giovanile. Sapevo quello che mi aspettava. Fa parte del processo di apprendimento e di crescita. Sono giovane, vengo da un calcio più aperto. Fa parte del mio processo di crescita imparare a conoscere i punti deboli di certe squadre e giocatori. Sono sicuro che verranno nel futuro cose molto belle".

Pensavi di poter perdere 6-1 una partita di Conference League? Domani basta vincere anche 1-0?
"Non ti aspetti di perdere quando scendi in campo, non vuoi perdere in quel modo. Quella è stata una partita a dir poco negativa e domani abbiamo l'occasione per dimostrare quello che vogliamo davvero. Affrontiamo un'ottima squadra come visto. Domani giochiamo per vincere".

Vorresti tirare il prossimo rigore visto che ti ieri proposto sia nel derby che a Torino?
(ride ndr.) "Io da quanto attaccante vorrei sempre segnare e contro la Juventus sentivo di avere fiducia ed ero pronto a calciarlo. Sappiamo, però, quale sia la gerarchia dei rigoristi, Veretout è il primo ed è un rigorista straordinario. Spero di tornare a fare presto dei gol e che Jordan tornerà a calciarli bene come ha sempre fatto".

La Roma è stata sorpresa nella gara di andata? Come vi siete preparati per replicare il 6-1?
"Il modo migliore è quello di lavorare con fiducia. Tutta la squadra si aspetta di giocare una buona partita, dobbiamo giocare meglio e voltare definitivamente pagina".

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