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Mercato, Mkhitaryan dice sì alla Roma: il punto sul rinnovo dell'armeno

Il fantasista ha avuto più di un incontro con Pinto ribadendo la sua voglia di restare. Ci sarà bisogno di confrontarsi con Raiola: la Roma è disposta a offrire un biennale

Henrikh Mkhitaryan, di LaPresse

Henrikh Mkhitaryan, di LaPresse

04 Marzo 2021 - 10:35

Diciamoci la verità. Il fatto che non ci sia stata ancora l'ufficialità sull'automatico prolungamento di contratto di Mkhitaryan, non possiamo nascondere che ci costringe a convivere con un pizzico di ansia. L'armeno, peraltro in tempi brevissimi, ha soddisfatto tutte le clausole scritte sul suo contratto, venticinque presenze, gol, assist, affinché maturasse il rinnovo per un'altra stagione, ovvero scadenza trenta giugno 2022. Però, come ormai sappiamo, su quel contratto di clausola ce ne è anche un'altra, ovvero che l'ultima parola spetta al giocatore. Nel senso che l'automatismo del rinnovo diventa tale solo se Mkhitaryan conferma quanto scritto. E questa conferma, inutile girarci intorno, fino a oggi non è ancora arrivata. Cosa, considerando che Mkhitaryan in questo momento è un giocatore che qualsiasi club al mondo può acquisire a costo cartellino zero, non può lasciare tranquilli, prendendo pure in considerazione la splendida stagione che sta disputando.

In realtà la nostra relativa preoccupazione, non trova troppo riscontro a Trigoria e dintorni. Infatti, per quello che siamo riusciti a sapere, il giocatore ha già avuto una serie di incontri con la dirigenza, a partire da Tiago Pinto, in cui ha ribadito di trovarsi bene in giallorosso, di essere felice nella Roma e che è intenzionato a proseguire la sua avventura all'ombra del Colosseo. Stupisce solo in parte, visto che il giocatore ufficialmente ha sempre avuto parole ottimistiche sul suo futuro in giallorosso. Quindi, problema risolto? In buona parte riteniamo di sì, ma nessuno può sottovalutare il fatto che il procuratore dell'armeno sia un certo Mino Raiola. E quando c'è da trattare con lui non sai mai come andrà a finire. Per esempio: se Raiola avesse in tasca un club disposto a prendere il suo giocatore per più anni e a cash maggiore di quello garantito dalla Roma (tre milioni netti più cinquecentomila euro di bonus facili), che potrebbe succedere? È chiaro che l'ultima parola spetta al giocatore, ma per azzerare qualsiasi tipo di preoccupazione, è probabile che la Roma debba offrire al giocatore un contratto almeno biennale con un'opzione per una terza stagione. Cosa che, per quello che sappiamo, la società giallorossa è pronta a prendere in considerazione. Presto è prevedibile che ci sia un incontro tra Tiago Pinto e Raiola (tra l'altro tutti assicurano che tra i due ci sia un ottimo rapporto) per definire la questione. Incontro che dovrebbe concludersi con la fumata bianca visto che è il desiderio anche dell'armeno.

Un altro contratto che la Roma dovrà affrontare in tempi brevi, è quello di Lorenzo Pellegrini che andrà in scadenza il trenta giugno del prossimo anno. A questo proposito, al momento non ci sono da segnalare novità. Nel senso che nei già numerosi incontri di Pinto con i procuratori, fino a ieri non è andato ancora in scena quello con Gianpiero Pocetta che da anni cura gli interessi del Capitano giallorosso. E la cosa, per quello che si mormora nei corridoi di mercato che sono affollati anche quando ufficialmente la saracinesca è abbassata, sta suscitando un certo malumore nel procuratore del giocatore. Che, ovviamente, non farà mai il primo passo. In casi come questo, equivarrebbe a un autogol.

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