Raspadori, adesso o mai più
Il Galatasaray si inserisce per l'attaccante. La Roma è in vantaggio, ma deve chiudere prima che i turchi possano fare passi decisivi. Massara spinge, forte della volontà del giocatore
(IPA)
L’attacco che verrà. Un ultimo dell’anno di lavoro a Trigoria, con la squadra in campo per preparare la trasferta a Bergamo e Massara al telefono, in attesa dell’ok definitivo per portare Raspadori nella Capitale. Tra un brindisi e un fuoco d’artificio, in queste ore si definirà l’affare in un senso o nell’altro, perché il ds ha fretta di accontentare Gasperini e il tempo che passa potrebbe diventare un fattore sfavorevole ai desideri di casa Roma. Già perché l’attaccante, ormai pubblicamente in uscita dall’Atletico Madrid dopo il colloquio con Simeone, non piace soltanto a queste latitudini. Piace, per esempio, anche al Galatasaray che, a differenza di Massara, costretto a fare i conti con i paletti del settlement agreement firmato con la Uefa almeno fino alla prossima estate, potrebbe mettere sul piatto della trattativa i 20 milioni richiesti dall’Atletico tutti e subito. Senza prestiti, a differenza della Roma. Per questo, Massara in queste ore ha intensificato di nuovo i contatti con la capitale spagnola, per arrivare a dama. Il ds, forte della volontà del giocatore (che ha messo la Roma in cima alle sue priorità, anche per la visibilità in ottica nazionale), aspetta il sì definitivo entro la fine di questa settimana. Formalmente, il mercato di gennaio aprirà venerdì 2 gennaio, alla vigilia di Atalanta-Roma. L’intenzione a Trigoria è quella, se non a Bergamo, di mettere Jack a disposizione di Gasperini almeno per Lecce il 6 gennaio. A sbloccare il tutto potrebbe essere la formula del prestito, al di là dei 20 milioni totali pattuiti già tra i club. La Roma offre 1,5 per il prestito e 18,5 per il riscatto che, da semplice diritto, dovrebbe diventare un obbligo condizionato alla qualificazione in Champions League e a determinati obiettivi (non semplici) individuali di Raspadori. Un qualcosa che, almeno inizialmente, Massara voleva evitare, anche perché è la stessa condizione posta con il Manchester United per il riscatto (a 40 milioni di euro) di Zirkzee. Impegnarsi già ora per una cifra intorno ai 60 milioni in caso di accesso alla Champions non è il massimo, anche se al Fulvio Bernardini sono tutti convinti della bontà dei due eventuali ingressi in entrata. Tanto Massara quanto Gasperini, che sarebbe entusiasta di scartare, con qualche giorno di ritardo, Raspadori come regalo di Natale.
Per Zirkzee, invece, i tempi sono destinati a prolungarsi. La trattativa, in realtà, è formalmente chiusa, con la Roma che ha il sì del giocatore, oltre a quello dei Red Devils. Da Manchester, però, non hanno la minima intenzione di anticipare i tempi rispetto alla seconda metà di gennaio, quando Amorim potrà riavere a disposizione Mbeumo e Diallo, ora impegnati in Coppa d’Africa. A forzare la mano, in questo caso, ci sta provando proprio Joshua, che ormai vive da separato in casa, ma la sensazione è che possa non bastare. A dimostrarlo, anche la titolarità di ieri di Zirkzee in Manchester United-Wolverhampton 1-1, gara in cui Joshua ha anche segnato il momentaneo vantaggio per i Red Devils, salvo poi essere sostituito all’intervallo, dopo 45’ non convincenti, dal tecnico portoghese. D’altronde, lo stesso tipo di ragionamento lo stanno portando avanti a Trigoria, dove Massara e Gasperini non hanno intenzione di trattare l’uscita di Pisilli (comunque in prestito) prima del ritorno dal Marocco di El Aynaoui, vista l’assenza di alternative alla coppia Cristante-Koné in mediana. Sul ragazzo cresciuto a Trigoria ci sono gli occhi di diversi club, tra cui il Genoa affrontato lunedì sera all’Olimpico, ma il suo destino resta ancora tutto da scrivere. Intanto, in uscita rimangono Baldanzi e uno tra Ferguson e Dovbyk, nella speranza di rivedere presto in campo Bailey e Pellegrini.
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