Gasperini e quello che manca: arrivano i gol
Rivoluzione anticipata, il tecnico ha chiesto alla società di anticipare le mosse già a gennaio. Tra prestiti e scadenze l’attacco è da rifare, ma si può operare senza aspettare l’estate
(GETTY IMAGES)
Impressioni di dicembre e di un inverno che sembra estate, se non per le temperature, comunque sopra la media, per i temi intorno alla Roma. «Molto di ciò che saremo dipenderà da quello che faremo in attacco», aveva detto Gasperini a inizio agosto, ma la realtà è che il virgolettato è rimasto di estrema attualità. Perché dopo quella dichiarazione, complice la mancata uscita di Dovbyk, alla Roma arrivò il solo Bailey, che rimane tra i più grandi punti interrogativi della stagione. Perché le belle premesse d’inizio campionato non sono state confermate da Ferguson. Perché Dybala non sembra più in grado di pungere. E, soprattutto, perché la Roma in 16 giornate ha segnato 17 gol. Pochissimi. Certo, dall’altra parte ci sono i 30 punti e il quarto posto che vuol dire Champions col quale i romanisti si siederanno a tavola in questo Natale, ma la sensazione è che se l’ambizione è quella di rimanere lì in alto vanno alzati i giri del motore in attacco. E di parecchio. Con il lavoro quotidiano sul campo di un Gasperini chiamato a trovare le soluzioni migliori e, ovviamente, quello fuori dal campo, sul mercato, da parte di Massara.
Lo sa bene il ds, che da mesi prepara la sessione di gennaio ormai imminente, sperando di accontentare il tecnico (ammesso che Gasp conosca la sensazione di soddisfazione) e rinforzare la Roma, dopo un primo mercato, quello estivo, condizionato dal suo ingresso in corso verso la fine di giugno, dopo l’addio a Ghisolfi. Per questo, durante l’autunno Massara ha preparato il terreno per raccogliere più frutti possibili a inizio 2026.
Il primo potrebbe essere Raspadori. Il classe 2000 non è riuscito a ritagliarsi un ruolo da protagonista nell’Atletico Madrid e, dopo sei mesi dall’addio al Napoli, è pronto a tornare in Italia. Il giocatore si è convinto anche della bontà del progetto Roma, grazie al quale spera anche di ritrovare la maglia dell’Italia col mondiale (playoff permettendo) in arrivo. Ora resta da trovare la quadra tra i club, anche se gli spagnoli la settimana scorsa hanno informato l’intermediario della trattativa della loro apertura alla cessione in prestito di Jack. La richiesta economica è di poco superiore ai 20 milioni di euro (cifra alla quale quest’estate l’Atletico l’aveva comprato dal Napoli, esclusi i bonus, molti dei quali non maturati) e oggi è in programma un nuovo contatto per provare a definire l’intesa. Dalle parti di Trigoria si augurano il prestito con diritto di riscatto, mentre a Madrid spingeranno per inserire almeno un obbligo condizionato.
Gasperini, nel giorno di riposo della squadra, aspetterà notizie e il regalo da scartare sotto l’albero. Senza dimenticare i buoni propositi per l’anno nuovo. Raspadori non basta e la Roma continua ad avere in Zirkzee il suo obiettivo principale. Per Joshua, però, bisognerà attendere la fine di gennaio, con Massara in pressing sul Manchester.
Per due che entrano, due che escono. Per anticipare, come richiesto da Gasperini in una call coi Friedkin, una rivoluzione comunque inevitabile in estate. Tra prestiti e scadenze, l’attacco della Roma a luglio è composto da Soulé, Dovbyk e Baldanzi. L’ultimo saluterà a gennaio, in prestito. Su Artem c’è il West Ham. Matias è l’unico punto fermo, insieme a Pellegrini (fino a giugno). Avanti, c’è posto.
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