Krstovic vota Roma, Shomurodov va in Turchia
Nikola ha rifiutato il Leeds perché vuole restare in Italia e giocare le coppe. Con Gasp il feeling è reciproco

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Roma, Krstovic e un matrimonio che s’ha da fare, nel rispetto però delle tempistiche di mercato e dei giochi delle parti dei vari attori, più o meno protagonisti, di questa trattativa. A volere il lieto fine sono soprattutto Gasperini e, appunto, Krstovic che, con un anno di ritardo potrebbero lavorare insieme.
Partiamo però dall’esigenza della Roma, che poi è la cosa che ci preme maggiormente. Dopo aver ceduto Abraham al Besiktas, nelle prossime ore si dovrebbe arrivare a dama anche per l’uscita, sempre in Turchia ma all’Istanbul Basaksehir, di Shomurodov. L’accordo tra i club c’è da qualche giorno, sulla base di un prestito oneroso (da 3 milioni di euro) con obbligo di riscatto condizionato (altri 3 milioni di euro) e bonus (da circa 1,5 milioni totali). Affare che permetterà alla Roma, salutando Eldor, di non fare minusvalenza e liberare un’altra casella in attacco. Per le firme mancano da limare alcuni dettagli dell’accordo tra il Basaksehir e l’uzbeko, ma da Trigoria filtra la fiducia nel buon esito della trattativa.
A quel punto, il rischio per Gasperini è quello di iniziare il raduno, domenica, con il solo Dovbyk come centravanti. Per quanto Gian Piero sia convinto, lui che ne ha valorizzate tante di punte, di poter lavorare bene insieme ad Artem, un solo attaccante è troppo poco e Massara ha segnato il nuovo numero nove tra le priorità del mercato. Il calciomercato però, come dicevamo all’inizio, ha anche delle sue tempistiche, e ciò che oggi rischi di pagare 30, tra qualche settimana potresti portarlo a casa a 20. Per questo Frederic non ha alcuna intenzione di forzare la mano in questa fase, cedendo alle condizioni degli altri.
In modo particolare, tornando a Krstovic, a quelle di Pantaleo Corvino, l’abile direttore sportivo del Lecce che per Nikola parte da una valutazione da 30 milioni di euro. La stessa richiesta che il ds del club salentino aveva fatto al Leeds, quando qualche giorno fa gli inglesi erano andati vicini a comprare il montenegrino. A fermare tutto, però, è stata la volontà di Krstovic, la stessa volontà che in questo caso, invece, potrebbe aiutare la trattativa.
Già, perché Nikola vuole la Roma. Ha rifiutato il Leeds perché vuole restare in Italia, giocare le coppe e farlo in una piazza calda, passionale, come lui. E, magari, anche lavorare con Gasperini. L’apprezzamento, reciproco, tra il tecnico e la punta classe 2000 nasce dalla scorsa estate quando, dopo l’infortunio di Scamacca, Gasp aveva indicato alla dirigenza dell’Atalanta proprio Krstovic come suo sostituto. Eravamo però a inizio agosto, a 10 giorni dall’inizio del campionato, e Corvino chiuse le porte a una possibile cessione della punta. Da lì, la fortunata virata su Retegui dal Genoa, diventato poi il capocannoniere dell’ultima Serie A.
Da allora, la stima di Gian Piero nei confronti di Nikola non è mutata, ma si è anzi rinforzata considerando i numeri della sua annata in Salento. Krstovic sa che con lui può crescere ancora e, per questo, proverà a fare pressing sul Lecce col passare del tempo, per abbassare le pretese. La Roma, dopo un contatto informativo con l’entourage del ragazzo, ora attende. La sensazione è che si possa chiudere a 20 milioni più bonus. Roma, Krstovic e un matrimonio che s’ha da fare.
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