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Calciomercato: Bove vuole il Lecce, ma Pinto prende tempo

Corvino lo vuole in Salento, il ragazzo ha fatto sapere di gradire. Ma il DS vuole provare a pianificare lo scambio col Sassuolo per Frattesi

Bove con la maglia della Roma

Bove con la maglia della Roma (As Roma via Getty Images)

PUBBLICATO DA Piero Torri
04 Dicembre 2022 - 07:30

Mourinho brontola. E non fa nulla per nasconderlo. Vorrebbe un ulteriore sforzo da parte della società per un mercato di gennaio in grado di garantire maggiore qualità alla sua Roma. In modo da poter inseguire con maggiori possibilità di successo quell’obiettivo qualificazione Champions League che è il secondo step programmato per proseguire nella risalita al vertice. Legittimo che il tecnico lo faccia, pur nella consapevolezza di un budget che non c’è (a meno che non si costruisca con una serie di cessioni, comprese quelle di giocatori come Kluivert e Reynolds attualmente in prestito in Spagna e Belgio).

Pinto sta lavorando giorno e notte per cercare di trovare la liquidità necessaria per acquistare (o prendere in prestito con diritto di riscatto), sapendo però che deve muoversi con la calcolatrice in funzione perché non si può ingrassare il monte ingaggi (ed è arrivato già Solbakken che comunque per sei mesi peserà per seicentomila euro), tanto meno aumentare il peso degli ammortamenti dei cartellini a bilancio, altrimenti l’Uefa ricorderebbe che ci sono trenta milioni di multa sospesi.

Come fare, allora? Cominciando a vendere o a dare in prestito qualche giocatore in modo da incassare e, contemporaneamente, abbassare il monte ingaggi, cosa necessaria, quest’ultima, perché quando si dovrà ripresentare la lista Uefa per l’Europa League sarà obbligatorio avere lo spazio per i circa quattro milioni di euro lordi dello stipendio per sei mesi di Wijnaldum. In questo senso, il primo tassello sarà la partenza di Edoardo Bove. Il ragazzo cresciuto a Trigoria, dopo aver preso atto che pure Tahirovic gli sta davanti nelle scelte e quindi per lui anche nella seconda parte della stagione ci saranno spazi vicino allo zero per scendere in campo (con il ritorno pure di Wijnaldum), ha chiesto alla Roma di farlo andare a giocare. La società non gli ha risposto picche, non avendo neppure difficoltà ad accontentarlo visto che dall’estate scorsa a Trigoria sono arrivate tantissime richieste per Bove. C’è solo l’imbarazzo della scelta. Imbarazzo che il giocatore ha superato indicando nel Lecce la squadra dove vuole trasferirsi (richiesto in Salento da Corvino sin dall’ottobre scorso). L’affare si può concludere sulla base di un prestito con riscatto a favore del Lecce e controriscatto per la Roma che non è intenzionata a perdere il controllo del giocatore. Pinto sulla questione non ha niente contro di particolare, ma prima di chiudere, per quello che ci risulta, vuole verificare un’altra via d’uscita per il centrocampista. E questa via porta al Sassuolo, altro club che sin dall’estate scorsa ha fatto capire il suo gradimento nei confronti del ragazzo. Il motivo è soprattutto uno: Davide Frattesi. Perché Pinto non ha azzerato definitivamente la possibilità di riportare già a gennaio il giocatore in maglia giallorossa. L’idea è quella di proporre al club emiliano uno scambio di prestiti con obblighi di riscatto l’estate prossima, ovviamente con un conguaglio a due cifre per il Sassuolo, operazione che consentirebbe alla Roma di spostare nel prossimo bilancio il costo, l’ingaggio e l’ammortamento del cartellino. E’ un’operazione che rimane molto difficile, ma Pinto è intenzionato comunque a percorrerla fino a quando sarà possibile.

Oltre a Bove, per fare spazio nel monte ingaggi e negli ammortamenti a bilancio, sono almeno altri due i giocatori che la Roma vorrebbe piazzare. Rick Karsdorp ed Eldor Shomurodov. Dopo la deflagrante rottura con l’olandese, non sarà facile trovare una squadra che si accolli l’ingaggio del giocatore (dieci milioni di euro lordi fino al trenta giugno del duemilaventicinque) pagando pure un cartellino che a bilancio pesa ancora per circa due milioni e mezzo. Stesso problema di numeri c’è per l’uzbeko che, con l’arrivo di Solbakken, da ballerino di secondo fila rischia di retrocedere in terza. L’attaccante ha rifiutato la Cremonese, ma ci sono sicuramente sia Torino che Bologna che lo vorrebbero prendere. In prestito e senza obbligo di ricatto. E allora è dura. 

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