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I profili

Mercato: il casting per il difensore centrale è aperto

Mourinho e Pinto alla ricerca del rinforzo più adatto per la retroguardia. Bailly, Senesi, Tanganga e Zagadou: ecco i nomi proposti e cercati

Bailly con la maglia dello United e Senesi con quella del Feyenoord

Bailly con la maglia dello United e Senesi con quella del Feyenoord (As Roma via Getty Images)

Matteo Vitale
02 Agosto 2022 - 09:31

Mourinho durante la stagione disse, senza mezzi termini e dunque come ci ha sempre abituati: “Dionisi dice che ci sono differenze tecniche tra noi e loro, ma non sono d’accordo: io non posso costruire dal basso, non ho Maxime Lopez e Ferrari”. Il difensore citato non è un fuoriclasse, ma è mancino ed è bravo con i piedi, come lasciato intendere dallo stesso Special One, che non parla mai a caso. Non fu una semplice provocazione o il classico mind game ai quali ha abituato i suoi avversari, ma una vera e propria richiesta di aiuto alla dirigenza, a Tiago Pinto in particolare. È il 2 agosto e quel profilo nella rosa giallorossa ancora non c’è. La Roma, infatti, diversi mesi dopo, sul mercato è alla ricerca (anche se non è una priorità, come dimostra il fatto che prima siano arrivati Svilar, Matic, Celik, Dybala e che ora si stiano trattando Georginio Wijnaldum e Andrea Belotti, un centrocampista e un attaccante) di un centrale, possibilmente mancino, che possa aiutare la squadra nella costruzione del gioco e che possa saltare le prime linee di aggressione con il pallone tra i piedi. I nomi sul taccuino di Tiago Pinto sono molti, ma tra quelli usciti fino a questo momento, spiccano i nomi di Senesi, Tanganga, Zagadou e Bailly. Tre su quattro sono stati offerti al general manager della Roma Tiago Pinto, uno viene seguito dal management giallorosso da diversi mesi, ma sono tutti profili diversi fra loro, dal punto di vista tecnico, fisico, atletico e anagrafico. 

Marcos Senesi

Accostato ai giallorossi fin dalle settimane precedenti alla finale di Tirana proprio contro il Feyenoord, la squadra che ne detiene il cartellino. Il suo contratto con gli olandesi scadrà la prossima estate e per questo Tiago Pinto era convinto di aver fiutato un possibile buon affare, ma le richieste iniziali dell’ex squadra di Karsdorp hanno bloccato tutto, almeno per ora: 15 milioni di euro. Tanti, troppi, vista la situazione. Lui, però, avrebbe proprio le caratteristiche richieste da Mourinho: alto 185 centimetri, classe 1997 (esperto, ma ancora giovane), bravo e coraggioso con i piedi, abile nell’impostare il gioco dal basso, dotato di grande personalità e forza fisica, che nella notte del 25 ha messo in mostra contro Tammy Abraham. Si integrerebbe nel migliore dei modi con la retroguardia giallorossa, riuscendo con intelligenza tattica e senso della posizione a non far pesare la lentezza del suo passo. 

Dan-Axel Zagadou

Uno dei nomi proposti a Tiago Pinto, il francese finora ha avuto parecchia sfortuna in carriera, avendo sofferto già due gravi infortuni. Classe 1999, fisicamente e tecnicamente Zagadou avrebbe tutto, tanto che prima dei problemi fisici e nel periodo in cui il Dortmund lo strappava al PSG si parlava di lui come uno dei più grandi prospetti del calcio europeo. Dalla stagione 2017/2018 a quella passata poco, il centrale ha totalizzato solo 95 presenze (15 in Champions League). Ingaggiarlo sarebbe un rischio e allo stesso tempo un’opportunità, ma la società giallorossa è stata tiepida su questo nome fin dai primi momenti in cui è stato offerto. Tecnicamente sarebbe il profilo giusto, anche perché bravo a giocare d’anticipo, molto abile nel gioco aereo e perché palla al piede potrebbe rappresentare una soluzione valida per lo Special One. Le incognite, però, sono più delle certezze.

Eric Bailly 

Forse il nome che convince di più, oltre a essere quello con più offerte sul tavolo. Il difensore ivoriano è ambidestro, veloce, aggressivo nei contrasti e, tra le altre cose, ha anche già giocato agli ordini José Mourinho. Diversi problemi fisici nelle ultime stagioni ne hanno frenato la crescita (classe 1994), ma in Serie A potrebbe ripercorrere lo stesso percorso del suo ex compagno di squadra Chris Smalling, che con la maglia della Roma si è rilanciato sia fisicamente sia dal punto di vista tecnico, diventando un pilastro dei giallorossi. Su di lui ci sono diverse squadre e nelle scorse settimane ci sono stati contatti fra la dirigenza romanista e quella del Manchester United: l’operazione sarebbe possibile solo con la formula del prestito. 

Japhet Tanganga 

Ex pupillo di José Mourinho al Tottenham, il centrale inglese (di Hackney, un quartiere di Londra) classe 1999 è stato lanciato proprio dallo Special One. Il tecnico portoghese si è affidato a lui in un momento di difficoltà dal punto di vista delle assenze, lanciandolo con continuità in campo nel ruolo di terzino destro. Il centrale dimostrò affidabilità, versatilità e spirito di sacrificio: “Se il mister ha bisogno che io ricopra un ruolo, terzino sinistro, destro o centrocampista, lo farò”. Parole che ai tempi fecero parecchio piacere al tecnico giallorosso, abituato a chiedere il massimo ai propri giocatori, che ne ha mantenuto un buon ricordo e lo riabbraccerebbe volentieri con la maglia della Roma, anche se in questo caso andrebbe fatta una valutazione tattica approfondita: Tanganga è destro di piede, ha giocato (adattandosi, anche bene) come terzino destro, mentre Pinto e lo Special One al momento preferirebbero un centrale difensivo in grado di giocare a sinistra, dove attualmente gioca Ibañez. 

Mourinho sfoglia la margherita, valuta i profili sul tavolo (ovviamente ce ne saranno altri ancora “coperti”), mentre l’inizio del campionato si avvicina a grandi passi. I titolari ci sono, ma è l’unico reparto della rosa ancora da completare. Tempo non manca.

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