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Vigorelli da Pinto, Zaniolo da Mou: nuovo nulla di fatto

Si sono incontrati il procuratore e il ds ma non è emersa nessuna novità. Non è stata formalizzata nessuna offerta. Se resta, a settembre rinnovo

Nicolò Zaniolo in Leicester-Roma (As Roma via Getty Images)

Nicolò Zaniolo in Leicester-Roma (As Roma via Getty Images)

06 Luglio 2022 - 07:00

Si sono incontrati il procuratore e il ds ma non è emersa nessuna novità. Non è stata formalizzata nessuna offerta. Se resta, a settembre rinnovo

Vigorelli a Trigoria. Pinto a fare gli onori di casa. Zaniolo in palestra agli ordini di Mou. In attesa, c’è da credere, di notizie. Che, peraltro, gli sarebbe stato sufficiente accendere il computer per esserne travolto. Da quelle che avevano già fissato le visite mediche per la Juve domani a Torino, a quelle che formalizzavano un’offerta recapitata a Trigoria dalla squadra del regno sabaudo, dieci milioni di prestito più un obbligo di riscatto fissato a quaranta. Capiamo, per carità, le motivazioni di questa presunta accelerazione. La seconda Roma di Mou lunedì prossimo partirà per il ritiro in Algarve e questo può indurre a pensare che tutte le parti in causa potrebbero augurarsi di chiudere prima per una presunta convenienza di tutti.

Non è così. Anche se la Juve da giorni, anzi da mesi, attraverso i suoi trombettieri, sta alimentando una trattativa finora fatta soltanto di chiacchiere che, sui giornali e attraverso i microfoni televisivi, altro non sono che messaggi inviati alla Roma per vedere l’effetto che fa. Bene, l’effetto è valutabile a zero. Perché a Trigoria non hanno mai fatto mistero che per Zaniolo si è aperti a prendere in esame un’offerta. Ma a patto che sia nero su bianco e che sulla carta ci sia una cifra non inferiore ai cinquanta milioni (a Trigoria dicono 60), tutti cash e lasciate perdere contropartite tecniche perché non ci interessano, la Roma i giocatori se li vuole scegliere da sola.

Ed è questo che, anche ieri, nell’incontro con Vigorelli, Pinto ha ribadito al procuratore. Ribadendo che servono quei soldi, che quei soldi sono poco negoziabili, che, unica apertura, quei soldi possono essere dilazionati a patto che siano garantiti e che, infine, eventuali offerte devono essere recapitate in tempi ragionevolmente brevi visto che, nel caso di una cessione del ventidue, per la Roma ci sarebbe l’esigenza primaria di sostituirlo con un nome importante. Vigorelli tutte queste cose più o meno già le conosceva. Con lo stesso Pinto ne aveva parlato a Milano qualche giorno fa nel corso di un piacevole apericena. Al momento, però, almeno per quello che risulta a questo giornale, Vigorelli non ha potuto mettere sul piatto nessuna offerta.

Del resto, oggi come oggi, l’unica reale pretendente al cartellino di Zaniolo, può essere solo la Juve che, però, ha la necessità, prima di fare effettivamente un passo concreto e non transitando per trombettieri variegati, di vendere De Ligt, il centrale difensivo che si stanno contentendo al motto chi offre di più, Chelsea e Bayern Monaco che non sono certo due club con il braccino corto. Alla luce di tutto questo nell’incontro di ieri, oltre a un breve passaggio sul futuro di Missori e Tripi altri due assistiti da Vigorelli, non si è andati oltre a un risentirci, compreso un arrivederci anche più lontano nel tempo, ovvero settembre prossimo quando, con Zaniolo ancora in giallorosso, si affronterebbe la questione del prolungamento e adeguamento contrattuale. Chissà se ci si arriverà, perché le sirene bianconere sono reali e a Trigoria nessuno è intenzionato a tapparsi le orecchie.

Aspettando novità, è chiaro che Pinto e il suo staff di mercato stanno già valutando gli eventuali obiettivi in caso di addio al ventidue. Non vogliamo avventurarci in una lista di nomi che pure si potrebbero fare, ci limitiamo a due: Domenico Berardi (obiettivo pure lui della Juventus) e Paulo Dybala, menzionati in ordine di fattibilità. Dell’attaccante del Sassuolo non è per nulla da escludere che Pinto ne abbia già parlato con Carnevali, grande capo del club emiliano, nel corso dei ripetuti contatti (ancora in corso) per Davide Frattesi, magari ipotizzando un acquisto subito (il centrocampista) e un presito con obbligo di riscatto per Berardi (valutato nei contatti con la Juve 25 milioni).

Per Dybala che ieri ufficialmente è stato scaricato da Marotta (ma attenzione, il dirigente dell’Inter è specializzato, come suo diritto, a dire una cosa e poi farne un’altra), il mercato si è molto ristretto, se non azzerato. E se, come ci ha detto Totti, l’argentino era pronto a dire sì alla Roma, perché non poter pensare che quel sì possa davvero essere pronunciato?

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