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Kumbulla, voglia di incidere: occasione contro il Crotone

Stagione sfortunata con troppi infortuni, ma con lui in campo la difesa ha preso meno gol. «Non è finita, al lavoro», ha scritto sui social. E aspetta Mou

, di LaPresse

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08 Maggio 2021 - 11:09

Contro il Crotone tornerà in campo Marash Kumbulla. Smalling si è piegato in due ancora una volta nella semifinale di ritorno di Europa League contro il Manchester United, Mancini è squalificato. Max, come lo chiamano in famiglia, si era scaldato nella serata di giovedì per subentrare in corsa proprio all'inglese ma poi Fonseca ci ha ripensato, ha deciso di far tornare Mancini sulla linea dei difensori e far debuttare anche in Europa il giovane Darboe, che è risultato uno dei migliori in campo nel 3-2 finale contro i Red Devils. Così Marash si è riseduto e rivestito e ha conservato energie per la gara di domani pomeriggio, che lo vedrà tornare titolare dopo la sconfitta nella trasferta di Genova contro lo Sampdoria, dove aveva collezionato 64' prima di lasciare il posto a Ibanez a causa di una contusione.

Nulla di serio, stavolta. In una stagione decisamente sfortunata per il nazionale albanese nato a Peschiera del Garda. Dopo un inizio promettente, nel quale è riuscito a mostrare in parte le sue qualità migliori, dalla personalità all'essenzialità in fase difensiva e alla propensione in zona gol sulle palle inattive, sono arrivate tre pause per motivi diversi. Il Covid, neanche in forma leggerissima, l'ha costretto a fermarsi a novembre. Un problema muscolare l'ha stoppato a metà febbraio. Una lesione meniscale, dalla quale si è ripreso senza ricorrere alla chirurgia, è stata il colpo di grazia sulla stagione di Kumbulla a fine marzo. Non è stato facile ogni volta rientrare sul pezzo, non lo è stato neanche dopo il lungo stop di aprile, non è stato facile soprattutto riprendersi un posto da titolare quando i colleghi di reparto (a cui si era aggiunto Cristante, con merito) stavano andando in continuità.

Eppure guardando i freddi numeri, con Kumbulla in campo la media gol subiti di una Roma dipinta spesso come un colabrodo difensivo, si abbassa a 1,37 a partita contro 1,60 quando è stato assente. Senza di lui la Roma ha subito le sconfitte più pesanti e umilianti in campionato (a Napoli 4-0, con la Lazio 3-0 e a Bergamo 4-1). Fa giurisdizione a sé la gara di Coppa Italia con lo Spezia, con Kumbulla in campo è finita 4-3 ai supplementari, per il resto, però il passivo è sempre stato minore o uguale a 2 gol subiti (tranne con il Milan in trasferta, 3-3, con lo Spezia in campionato, nella gara vinta 4-3, e a Sofia col Cska in Europa, con la sconfitta per 3-1.

Nelle 24 partite stagionali di Kumbulla la Roma ha vinto 14 volte contro le 12 vittorie ottenute nelle 25 partite che ha saltato. Sono stati 1.657 i minuti giocati, certamente uno score non all'altezza delle aspettative sia di Marash che della Roma. Fonseca, complici anche le sue condizioni fisiche, gli ha preferito più spesso il terzetto Ibanez-Smalling-Mancini. Ora nel finale di stagione il giocatore vuole tornare al meglio fisicamente, lasciandosi alle spalle una volta per tutte gli infortuni. Anche perché la prospettiva di lavorare con Mourinho è esaltante. Marash sa che è un patrimonio del club, che ha speso tanto per lui, e vuole rimettersi presto in carreggiata. Ma prima c'è il finale di campionato: «Volevamo la finale di Europa League, ma ora testa al lavoro per chiudere bene la stagione che non è ancora finita», ha scritto ieri sui social. 

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