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N'Zonzi dice sì. Il Siviglia quasi ma Gonalons sta ancora qui

Accordo totale con il campione del mondo. Gli spagnoli chiedono 30, la Roma offre 23 più bonus. Ma se non parte Maxime si complica tutto l'affare

29 Luglio 2018 - 06:57

Roma. Monchi. Siviglia. N'Zonzi. Barcellona. Gonalons. Everton. Stoke City. E chissà chi altro. Mescolate il tutto, il risultato è che N'Zonzi è ancora un giocatore del Siviglia e Gonalons della Roma. «C'è ancora da lavorare», fanno sapere da Trigoria, aggiungendo pure che «ci sarà bisogno ancora di qualche giorno prima che si materializzi qualche novità», magari si chiuderà tutto a Dallas dove el señor Monchi volerà nei primi giorni della prossima settimana per assistere al secondo test americano della sua Roma. La speranza è che lì possa riabbracciare N'Zonzi e consegnarlo a Di Francesco.

Il sì del francese

Non si può dire, in ogni caso, che la situazione sia la stessa di 24 ore fa. Nel senso che spifferi spagnoli riferiscono di come N'Zonzi abbia già detto sì alla Roma e che il Siviglia si sia convinto a trattare sulla clausola (35+5). Ovvero invece che trentacinque gli andalusi chiedono 30, a fronte di un'offerta della Roma di 23. Si può chiudere a 25 più bonus senza essere costretti a fare gli ottimisti. A parte la considerazione sugli ovvi buoni rapporti di Monchi con il suo ex club, c'è da dire che la società andalusa ha preso atto di come puntare i piedi per un giocatore di quasi 30 primavere e con soli due anni di contratto, sarebbe un rischio troppo alto da affrontare. Meglio assecondare la volontà del giocatore e incassare oggi il massimo possibile. A meno che non si materializzi una concorrente per il cartellino del francese.

E in questo caso il rischio che il Barcellona, ancora loro, si presenti è un rischio che bisogna tener presente. Soprattutto dopo che ieri, in Catalogna, si è diffusa la notizia che l'obiettivo Rabiot, prima scelta del Barcellona per il centrocampo, è diventato più difficile. E, vedendola dalla parte della Roma e ricordando pure la recente amarezza (eufemismo) nell'affare Malcom, sarà il caso che non si eviti un indesiderato bis. Anche se in questa trattativa, c'è una differenza. Cioè i rapporti consolidati del ds giallorosso con N'Zonzi, cosa che dovrebbe costituire la garanzia per evitare sgradevoli voltafaccia. Il Barcellona, peraltro, non è l'ultimo ostacolo da superare per arrivare al cartellino del francese. Perché c'è un altro francese che deve dire sì.

Gonalons fa il difficile

In sintesi: se Gonalons non parte, N'Zonzi non sbarca a Trigoria. Il francese arrivato dal Lione un anno fa, per il momento non sembra lusingato dalle offerte che gli stanno arrivando dalla Premier. Il suo procuratore, Frederic Guerra che da qualche giorno non risponde al suo telefonino e che legge i messaggi su whatsapp ma figuratevi se ha l'educazione di rispondere anche con un semplice no comment, quando ancora era dotato di parola aveva detto che il suo Maxime non si sarebbe mosso da Roma. Ma all'epoca in giallorosso doveva arrivare Malcom e l'idea N'Zonzi era lontana. Ora le cose sono diverse. Soprattutto ci sono due squadre di Premier, Crystal Palace ed Everton, che offrono 10 milioni alla Roma, garantendo al giocatore lo stesso ingaggio. Per ora la risposta di Gonalons è stato no. Forse ci sarà bisogno di qualche ritocco all'ingaggio per convincerlo a una scelta di vita?

L'esterno offensivo

Monchi ha fatto sapere che sta lavorando anche sull'esterno offensivo destro. Il nome più gettonato rimane quello di Bailey (ma attenti a Suso), il giamaicano del Bayer Leverkusen. Opzione molto interessante perché il ragazzo ha indiscutibili qualità, solo che il club tedesco continua a non scendere da una valutazione del cartellino di cinquanta milioni. La Roma a quella cifra non è intenzionata ad arrivare. Magari a 40 ma con un pagamento dilazionato perlomeno in quattro anni, come era stato concordato con il Bordeaux per Malcom. Cosa che per ora i tedeschi pare non abbiano neppure preso in considerazione, forti del fatto che se Bailey rimanesse in Bundesliga ancora un anno, a loro farebbe comunque piacere, convinti che tra dodici mesi per il ragazzo potrebbero chiedere ancora di più.

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