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toh, chi si rivede

La gioia col Barcellona, poi il buio: Di Francesco torna a Roma da ex

Per il tecnico abruzzese ventuno mesi sulla panchina giallorossa tra luci e ombre. A Cagliari nel dicembre 2018 la rimonta choc subita lo fa vacillare

23 Dicembre 2020 - 11:38

Di Francesco torna all'Olimpico per affrontare la Roma, a distanza di 657 giorni dal divorzio che si è consumato il 7 marzo 2019. Reduce dal doppio ko nel derby e in Champions League contro il Porto, l'allenatore abruzzese fu esonerato e al suo posto venne richiamato Claudio Ranieri; lo stesso che poi lo ha sostituito la scorsa stagione, dopo sette giornate, alla Sampdoria, debuttando sulla panchina blucerchiata proprio contro la Roma.

Eusebio, che i giallorossi li ha già sfidati all'Olimpico quando sedeva sulla panchina del Sassuolo, arriva con il suo Cagliari che è reduce da quattro pareggi e due sconfitte nelle ultime sei giornate di Serie A: dopo una buona partenza, i rossoblù adesso stanno faticando un po' a trovare la via del gol; una ragione in più per cui Paulo Fonseca e i suoi dovranno fare attenzione, evitando di prendere sottogamba la formazione allenata dall'ex.

Un ex che a Roma ha lasciato ricordi dolciamari: su tutti, ovviamente, lo storico 3-0 al Barcellona con cui, il 10 aprile 2018, De Rossi e soci raggiunsero la qualificazione alla semifinale di Champions League; sicuramente la più grande impresa compiuta dai giallorossi nella storia recente. Quella stagione, vissuta però tra alti e bassi in campionato, si concluse con un terzo posto, nonostante un rendimento deludente tra le mura amiche (sette sconfitte totali in casa).

Le magiche notti europee, con il primo posto conquistato a dispetto di un girone di ferro e l'ingresso tra le migliori quattro del continente, difficilmente possono essere dimenticate. Peccato che la stagione seguente non si sia rivelata altrettanto emozionante: tante sconfitte, prestazioni incolore, e l'unica vera gioia nel derby d'andata (vinto 3-1 con reti di Pellegrini, Kolarov e Fazio); in Champions, dopo aver passato il girone come secondi, gli uomini di Eusebio furono rimontati ed eliminati agli ottavi dal Porto; con la squadra fuori dall'Europa e dalla Coppa Italia e lontana dall'obiettivo quarto posto, Pallotta decise di fare piazza pulita, licenziando Monchi e il tecnico di Pescara.

A dicembre, proprio a Cagliari, con la Roma rimontata di due gol negli ultimi 12' e raggiunta al 95' dai rossoblù in nove, ci furono i primi segnali di un'avventura prossima al capolinea: l'allenatore venne confermato dalla dirigenza, ma si intuì la rottura. Oggi sarà il primo confronto da ex di DiFra contro la Roma. Il primo ufficiale, per lo meno, perché a settembre c'è stata un'amichevole alla Sardegna Arena, terminata 2-2 dopo che i rossoblù avevano trovato il doppio vantaggio. Stavolta si fa sul serio: a Dzeko e compagni il compito di evitare lo sgambetto di Eusebio.

Quel gol ai rossoblù

E pensare che al Cagliari, in maglia giallorossa, Di Francesco segnò un gol, proprio all'Olimpico: era il 16 maggio 1999, con Zeman che fumava le sue ultime sigarette sulla panchina giallorossa prima dell'arrivo di Capello. La Roma, contestata dai suoi tifosi («A fan...o tutti», recitava uno striscione del Cucs), vinse 3-1 grazie alla doppietta di un Francesco Totti allora ventiduenne; in mezzo ai due gol del Dieci, per il momentaneo 2-0, la rete di Eusebio, pedina inamovibile come mezzala sinistra nel 4-3-3 del tecnico boemo. Stavolta i ruoli saranno invertiti: DiFra veste rossoblù e va a caccia di punti preziosi in ottica salvezza; ma la Roma, a maggior ragione dopo il ko di Bergamo, non ha alcuna intenzione di farsi intenerire dai ricordi.

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