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debutto internazionale

Cluj-Roma, l'occasione di Calafiori: da terzino o da centrale per stupire

Il diciottenne cresciuto nel vivaio giocherà titolare per la prima volta in Europa. Era già nell’aria da qualche giorno, la conferma è arrivata da Fonseca alla vigilia

Riccardo Calafiori a Trigoria, di LaPresse

Riccardo Calafiori a Trigoria, di LaPresse

26 Novembre 2020 - 12:33

L'investitura è arrivata direttamente da Fonseca. Già prima di imbarcarsi sull'aereo che avrebbe portato la squadra in Romania, il tecnico giallorosso si è sbilanciato ai microfoni di Sky Sport: «Con il Cluj giocherà Calafiori». Nessun «vediamo domani», che è un po' il refrain del portoghese nei giorni di vigilia di gara. Nessuna pretattica questa volta. Complice anche il pieno allarme cui è soggetta la difesa romanista in questi giorni. Cinque assenti fra i centrali, sei in tutto il reparto arretrato. Fazio e Santon appena negativizzati ma non ancora disponibili a scendere in campo (il terzino peraltro deve smaltire un infortunio subito prima del Covid). Kumbulla sempre fermo in attesa di buone notizie dai tamponi. Mancini e Ibanez alle prese con risentimenti muscolari, rispettivamente all'adduttore e al flessore. E ancora Smalling, bloccato da un fastidio al ginocchio, appena smaltiti i postumi dell'intossicazione alimentare. Fonseca conta di recuperare gli ultimi tre per Napoli, ma questa sera dovrà fronteggiare un'emergenza totale che ancora non gli ha permesso di sciogliere i dubbi sul modulo.

Linea a tre o a quattro, Riccardo Calafiori ne farà parte in ogni caso. La sua posizione è sulla corsia sinistra, ma nelle giovanili gli è già capitato di giocare da centrale, posizione che potrebbe ricoprire anche stasera, insieme ai due rimasti lì dietro: Cristante (che è pure un adattato) e Jesus, unico di ruolo a disposizione in Romania.

Tocca dunque al diciottenne cresciuto nel vivaio di Trigoria. Gioca, senza se e senza ma. Esordio europeo per lui, dopo un altro debutto niente male: nell'ultima giornata dello scorso campionato, in casa della Juventus. Partita che a dire il vero ha poco da dire per la classifica, ma che è pur sempre una di quelle sfide in grado di far tremare le gambe. A qualsiasi calciatore, figurarsi a un diciottenne senza un solo minuto da professionista. Eppure quel giorno di agosto allo Stadium il ragazzo col numero 61 tira fuori una prestazione maiuscola, facendo impazzire Danilo - non esattamente l'ultimo arrivato - che deve opporsi a lui su quella corsia. Calafiori trova perfino uno splendido gol, che gli viene negato dal Var. Non pago della prodezza, ubriaca il brasiliano in bianconero con una serie di finte prima di essere steso in piena area, spunto che frutta il rigore del sorpasso. E che in qualche modo passa gli annali, perché dà il via alla prima vittoria della Roma in quello stadio. La partita di Riccardo dura un'ora. Ma basta per convincere il club a puntare su di lui come vice-Spinazzola. Avrebbe potuto esordire già nelle prime gare di Europa League, ma il Covid contratto in nazionale non glielo ha permesso. Ci riprova oggi. In bocca al lupo.

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