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Milanese: dalla scuola di Miccoli all'assist al debutto in Europa League

Fonseca contro il Cluj ha fatto esordire il centrocampista salentino, arrivato nella Capitale nel 2016: dei sette ragazzi arrivati quell'estate sono rimasti solo lui e Ciervo

Tommaso Milanese, di LaPresse

Tommaso Milanese, di LaPresse

06 Novembre 2020 - 09:54

C'è stata gloria anche per Tommaso Pantaleo Milanese nel 5-0 di ieri: la serata era propizia per un esordio, e Paulo Fonseca, che aveva tre ragazzi della Primavera in panchina (quattro contando anche Boer, terzo portiere di Europa League) ha optato per il centrocampista salentino, arrivato nel 2016 dalla scuola calcio di Fabrizio Miccoli, che lo ha segnalato all'amico Bruno Conti. Dei sette ragazzi arrivati quell'estate sono rimasti solamente lui e l'esterno d'attacco Riccardo Ciervo, che si è allenato con i grandi nei giorni scorsi, e ha saltato la prima convocazione coi grandi per un fastidio all'adduttore. Milanese era stato convocato già per la gara con il Cska Sofia, insieme a Zalewski, che lo scorso anno stava già in Primavera, mentre lui giocava con l'Under 18: fanno lo stesso ruolo, sono i due trequartisti nel 3-4-2-1 che De Rossi ha varato quest'anno per facilitare il passaggio dei ragazzi in prima squadra, ieri erano entrambi in panchina, al 28' del secondo tempo è stato Milanese a entrare in campo, al posto di Cristante. «È stata un'emozione incredibile, non ho le parole per descriverlo ma è stato bellissimo - ha dichiarato a Roma Tv - all'inizio non ci credevo e alla fine mi sono accorto che era vero. Fonseca mi ha detto di stare tranquillo, e di giocare la palla. Mi ha dato delle indicazioni e mi ha detto di giocare come so io». E giocando come sa il 18enne col numero 62 prima è andato al tiro, con il sinistro, dalla lunetta («ci ho provato, sono stato un po' sfortunato, ma alla fine è andata bene»), poi ha indovinato il corridoio giusto con il lancio filtrante che ha mandato in rete Pedro, per il 5-0. «Spero di avere altre occasioni. Continuo ad allenarmi come ho sempre fatto. Ma questa sera non penso che riuscirò a dormire».

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