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Gandini: "La Roma vuole consolidarsi come squadra guida in Europa"

L'ad giallorosso ai microfoni di Roma TV: " l’incremento dei ricavi commerciali grazie ai risultati sportivi e la pianificazione del più grande impianto del Sud Europa"

La Redazione
04 Giugno 2018 - 15:09

L'amministratore delegato della Roma, Umberto Gandini, è intervenuto ai microfoni di Roma TV, in un'intervista andata in onda durante uno speciale "Match Preview" dedicato al nuovo format della Champions League, analizzando la stagione appena conclusasi, le prospettive future della Roma e la volontà dei giallorossi di affermarsi ai più alti livelli del calcio nazionale ed europeo. 

Queste le sue parole:

"Questa stagione è stata straordinaria per la Roma, abbiamo messo un punto fermo per la nostra rilevanza nel panorama del calcio europeo e mondiale. Siamo definitivamente reputati tra i protagonisti del calcio europeo, soprattutto per il nostro percorso fatto a livello internazionale".

"Il fatto di poter credere in un progetto, di aver avuto la prova che quello che si è costruito negli scorsi anni stia arrivando a maturazione, che quello che si è fatto sia stato tutto legittimo e pianificato. Abbiamo dato alcune prove durante la stagione, soprattutto l'aver eliminato il Barcellona in quel modo nei quarti di finale ha avuto una pazzesca risonanza a livello internazionale".

"Indubbiamente siamo arrivati molto vicini a una finale che sarebbe stata un risultato storico. Una semifinale che si chiude con il punteggio complessivo di 7-6 fa capire che è stato uno scontro molto, ma molto equilibrato. Dall'altra parte, però, c'è l'orgoglio di essere arrivati in semifinale, di aver dimostrato al mondo di essere una realtà in forte crescita. Ma soprattutto una realtà, e questa è la cosa più importante".

"La Roma è cresciuto moltissimo in questo periodo. Dal punto di vista sportivo, l'arrivo di Monchi è stata, da parte del presidente Pallotta, una dimostrazione chiarissima della volontà di continuare a crescere, di fare calcio in un certo modo, ma soprattutto di continuare ad essere stabilmente tra i protagonisti. L'azienda è cresciuta molto, dal punto di vista commerciale e dal punto di vista dei media, ma era già molto ben sviluppata e ha continuato a crescere. Questo è importante perché questo rivela quanto noi siamo in grado di comunicare, quanto noi possiamo offrire alle aziende nostre partner una piattaforma importante e globale che interessa moltissime aree della comunicazione, e non solamente l'area sportiva".

"Sono molto curioso di vedere come sarà la Champions 18-19, perché già di partenza, con la nuova formula, abbiamo le 19 squadre più forti già qualificate, le prime 4 di Inghilterra, Germania, Spagna e Italia e le prime 3 della Francia in virtù della vittoria del Real Madrid. 19 su 32 saranno molto forti e sicuramente almeno 3 squadre per quasi tutti i gironi competeranno per la qualificazione. Poi ci sono le mine vaganti della quarta fascia e quest'anno ci sarà l'Inter, che nessuna grande squadra vorrà trovarsi di fronte, soprattutto con questa nuova formula".

"Il VAR ha cambiato il modo di seguire il calcio in Italia e negli altri paesi dove è stato applicato, e sicuramente lo farà dopo il Mondiale. Sicuramente è una strada senza ritorno, come tutte le innovazioni che sono state messe nel corso degli anni nel calcio, sono quelle invenzioni che poi diventano indispensabili. Indubbiamente, però, c'è un problema di formazione, e quindi un problema numerico. Un conto è avere un numero limitato di arbitri che, in una competizione limitata come il Mondiale che si chiude in 5-6 settimane con un numero limitato di partite, hanno già esperienza con il VAR, un conto pensare di applicarla in una competizione come la Champions League, dalla fase a gruppi o dalla fase diretta (come si vocifera) con solamente 5 o 6 grandi paesi che l'hanno già sperimentato. Quindi è solo una questione di tempo, mi auguro che ci sia una accelerazione per avere il VAR almeno dalla fase diretta della Champions 18-19, ma anche qualora questo non dovesse accadere ho la certezza che la Champions 19-20 avrà il VAR sin dall'inizio".

"La Roma oggi vorrebbe consolidarsi nel ruolo di squadra guida al livello nazionale ma anche al livello europeo. Rafforzare quanto costruito nella stagione 2017-2018, ma continuare nel percorso di crescita, un percorso che passa attraverso il miglioramento della prestazione sportiva, attraverso l'incremento dei ricavi commerciali grazie ai risultati sportivi e la pianificazione strategica del più grande impianto del Sud Europa da qui a massimo 3 anni, ovvero la costruzione dello stadio nuovo".

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