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Il tecnico

Fonseca: "Vi spiego il segreto della mia Roma"

Il portoghese: "La capacità di questa squadra è mantenere l’equilibrio emozionale. Abbiamo giocato tutti insieme, vogliamo questo spirito per vincere"

Fonseca incita i suoi durante la sfida con l'Udinese, di LaPresse

Fonseca incita i suoi durante la sfida con l'Udinese, di LaPresse

La Redazione
31 Ottobre 2019 - 11:39

L'ha vinta lui. Forse più delle altre. Paulo Fonseca, con la squadra in dieci per l'assurdo comportamento del giudice di gara, ha mantenuto saldo il controllo di una partita che si stava adagiando su un copione già scritto. Una di quelle partite da annoverare nel triste libro (in più tomi) degli errori arbitrali contro la Roma. E ci andrà a finire lo stesso nonostante il lieto fine, visto che l'espulsione di Fazio, come ha notato lo stesso Fonseca, mette in discussione una delle certezze della sua Roma d'ermergenza e d'assalto: Mancini centrocampista. «Tutti insieme abbiamo lottato e abbiamo provato sempre a giocare, abbiamo fatto tre gol in dieci ma possiamo fare di più», ha detto il tecnico dopo la partita parlando a Dazn. «Il carattere di questi giocatori è grande, hanno capito che serviva difendere ma anche attaccare con molto pericolo. Quando tu stai in dieci la tendenza è di difendere, ma noi no. Volevamo fare più gol. Il segreto di questa squadra è mantenere l'equilibrio emozionale. Abbiamo giocato tutti insieme, vogliamo questo spirito per vincere».

Equilibrio. Ciò di cui ha parlato nell'intervallo, quando la rabbia rischiava di prevalere sulla lucidità: «Ho detto loro che dovevamo mantenere l'equilibrio emotivo e difendere bene, ma che sarebbe stato possibile con il tempo avere più spazio per il contropiede». E poi, proprio su Mancini, dopo un'altra partita convincente davanti alla difesa: «Per me è una vera sorpresa, devo pensare che nella prossima partita non avrò Fazio quindi dovrò decidere se usare Mancini come difensore o centrocampista. Lui mi sta stupendo».

Ma non è solo Mancini, è tutta la squadra che sta confermandosi sempre di più su certi livelli: «La partita con la Samp a Genova è stato un momento importante per noi: abbiamo capito che non è così che possiamo vincere e la squadra ha cambiato atteggiamento. Hanno capito che è importante il cuore, è importante lottare e penso che abbiamo cambiato soprattutto la mentalità».

Fonseca si è poi concentrato sul valutare le prestazione dei calciatori che, proprio prima della sfida col Napoli, lo hanno portato in classifica sopra ad Ancelotti. Su Dzeko ha detto: «Spesso si abbassava per fare spazio a Kluivert e Zaniolo, è una situazione studiata. A tratti ha giocato a sinistra ma è una situazione puntuale di una partita». Sul rinato Pastore: «La sua era soprattutto una questione fisica. Sta bene in questo momento. Ha fatto una partita bellissima, ha qualità e sta recuperando fiducia». E poi sul non-caso Florenzi: «Sta bene, è una scelta. Lavora molto bene ed è il nostro capitano. Il ruolo? Può fare molte posizioni, l'abbiamo utilizzato quasi sempre a destra ma può giocare anche a sinistra. La squadra sta giocando bene, ma Florenzi può giocare da un momento all'altro».

E infine, c'è la questione dell'assurda espulsione di Fazio. Fonseca, forse memore dell'appena scontata giornata di squalifica per le proteste contro gli arbitri, non ha avuto bisogno di infierire: «Non voglio parlarne: è chiaro cosa penso».

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