AS Roma

VIDEO - Bove: "Scudetto? La Roma sta facendo un bellissimo percorso, ma facciamo gli scongiuri"

Il centrocampista: "C’è ancora tanto da giocare, è ancora presto per parlare. Con Cobolli Giocavamo insieme anche nella Roma, lui poi ha scelto di continuare con il tennis, io con il calcio"

(GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA La Redazione
25 Novembre 2025 - 14:53

Edoardo Bove è intervenuto ai microfoni di Rai Radio 2 durante il programma Radio2 Social Club. Tra i vari temi toccati durante l'intervista, il centrocampista ha parlato della Roma di Gasperini, del primato in classifica e del suo rapporto con Cobolli

Queste le sue dichiarazioni: 

Sulla Roma e sul primato in classifica. 

"Stanno facendo un bellissimo percorso ma c’è ancora tanto da giocare, è ancora presto per parlare. "Hai visto il video di Gianluca Mancini? Non ti dico una reazione uguale ma facciamo gli scongiuri". 

Su Cobolli. 

"Fino ai 12, 13 anni giocavo contro di lui ma andava abbastanza male perché si vedeva già la sua predisposizione. Giocavamo insieme anche nella Roma, lui poi ha scelto di continuare con il tennis, io con il calcio. Credo che alla fine sia andata bene ad entrambi". 

Sul disegno di legge sul primo soccorso. 

"È stato creato un po’ di tempo fa e ci sono già persone, associazioni, fondazioni che lavorano per promuovere e promulgare il primo soccorso e per informare le persone su problematiche cardiache e arresti cardiaci.” Ha proseguito elencando i tre aspetti fondamentali previsti nell’iniziativa legislativa: “Abbassamento dell’iva dal 22% al 5% sui defibrillatori, l’obbligo di corsi di primo soccorso nelle scuole e per un determinato tipo di professioni e l’obbligo di corsi di primo soccorso per prendere la patente. C’è un po’ di disinformazione su questo argomento”, ha sottolineato, “Io ero il primo ad esserlo prima che mi accadesse questo episodio che mi ha permesso di entrare in contatto con queste fondazioni e associazioni. Questo mi ha fatto affezionare alla causa perché ho visto nelle facce dei padri che perdono figli anche il dolore che hanno provato e la necessità di fare il massimo per poter salvare le persone". 

Sul regolamento e sul ritorno in campo. 

"In Italia c’è un tipo di regolamento che in altri campionati non è lo stesso ed è permesso giocare con il defibrillatore, il mio amico che mi accompagna dal 12 dicembre dell’anno scorso. Io sono tranquillo perché per me l’importante è tornare a giocare al di là di dove, quando, come e perché. “In questo anno ho avuto la possibilità di vedere il calcio da fuori, di distaccarmi da una parte di me che era sempre presente perché ero abituato a una calendarizzazione della mia vita: vivere la settimana in base alla partita. Ho avuto la possibilità di rivedere delle mie priorità. Adesso sono contento perché mi sto allenando e posso mettere di nuovo il calcio al centro della mia vita e quello è il mio obiettivo. Lo sport per me è motivo di salute.

 

 
 
 
 
 
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