AS Roma

Da Gasp a Ranieri, fino a Mourinho: le sostituzioni anticipate che non sempre bastano

Di recente, quasi mai un cambio dopo meno di 45’ è valso 3 punti. Per Gasperini ha funzionato con Bailey contro il Parma. A Mou, DDR e Juric è capitato almeno una volta

(GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Leonardo Frenquelli
01 Novembre 2025 - 06:30

Trentesimo minuto del primo tempo di Roma-Viktoria Plzen 1-2 in Europa League del 23 ottobre scorso, Gian Piero Gasperini sostituisce Ziolkowski, debuttante dal 1’ e protagonista negativo di entrambe le reti incassate dai giallorossi in un inizio di partita horror. Più che una bocciatura per il giovane polacco, una corsa ai ripari del tecnico dopo aver capito che il ragazzo non era ancora pronto a tanta responsabilità. 

Quattro giorni dopo, all’Olimpico contro il Parma, Gasp è costretto a cambiare Ferguson per infortunio dopo 7’ e dopo qualche riflessione manda in campo Bailey a comporre un tridente tutto mancino con Dybala e Soulé. Il giamaicano appare scarico e poco incisivo e l’allenatore romanista fa un’altra virata secca, all’intervallo torna sui suoi passi e sostituisce lo stesso attaccante ex Aston Villa: 42’ in campo, recupero compreso, per rendersi conto che «L’abbiamo mandato in campo precocemente, forse non ha recuperato bene dal punto di vista fisico, ho preferito tenerlo fuori», ammette lo stesso Gasperini dopo la sfida ai gialloblù. Una partita che la Roma ha vinto comunque e probabilmente anche grazie a quel dietro-front repentino che ha permesso di ridare equilibrio alla squadra e crescere nella ripresa.

Il tecnico giallorosso mira senza fronzoli a portare a casa le partite, come è normale che sia, e per farlo è disposto anche a cambiare idea repentinamente. Una sostituzione lampo del genere Ziolkowski o Bailey, non legata a questioni fisiche, è capitata almeno una volta per ognuno degli ultimi quattro allenatori della Roma. Come Gasp contro il Parma, Ranieri è l’unico altro che con un doppio cambio drastico ha portato a casa una vittoria:  in quel quasi mitologico derby del 18 aprile 2010, “Sir” Claudio si trovò sotto di un gol all’intervallo e decise di togliere Totti e De Rossi, entrambi ammoniti, arrivando a ribaltare l’esito. 

Memorabile anche quando è stato Mourinho a cambiare scelta poco, pochissimo dopo aver mandato in campo un giocatore: a inizio ripresa di Bologna-Roma 2-0 del 17 dicembre 2023, lo Special One ha inserito Renato Sanches, salvo poi toglierlo soltanto 18’ dopo per poi chiedergli scusa nella conferenza stampa successiva. Meno drastico ma comunque non foriero di una vittoria quanto è accaduto a De Rossi quando era ancora nelle vesti di allenatore romanista. Al 33’ di Fiorentina-Roma del 10 marzo 2024, DDR ha deciso di sostituire Mancini perché il centrale era stato ammonito dopo 6’ e aveva più volte rischiato la seconda sanzione. Al suo posto l’allenatore ha inserito Huijsen, ammonito a sua volta poco dopo ma comunque in grado di terminare la sfida pareggiata con un gol di Llorente in extremis. Prima del Ranieri-ter e subito dopo De Rossi c’è stata la sciagurata parentesi Juric e anche l’attuale tecnico dell’Atalanta ha provato a invertire il corso di una gara cambiando prima dell’intervallo per scelta tecnica: al 32’ del nefasto Fiorentina-Roma 5-1 del 27 ottobre 2024, l’ex Crotone ha deciso di sostituire Cristante e Angeliño per Koné e Zalewski. Visto il risultato, non ha funzionato neanche in quel caso.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

CONSIGLIATI