Corsie preferenziali
Angeliño ancora out: Gasperini ha tre scelte per due maglie contro l’Inter. Tsimikas è il sostituto naturale dello spagnolo, ma attenzione alla sorpresa Wesley sulla sinistra

(GETTY IMAGES)
Fasce adeguate. Il leitmotiv della carriera da allenatore di Gian Piero Gasperini è diventato anche il primo comandamento sul mercato. In attesa di ricevere il responso più indicativo dal campo. Finora tutti e quattro gli interpreti sono stati intercambiabili. Sintomo che la cosiddetta quadra ancora non è stata raggiunta, ma anche che forse per la prima volta dopo diversi anni la rosa giallorossa può contare su scelte di livello affine. Il che significa che a differenza del recente passato una possibile assenza pesa molto meno sul collettivo.
La prova è arrivata nelle prestazioni più convincenti di questo primo scorcio di stagione. A partire dal derby. In quell’occasione Gasp ha dovuto fare a meno di Wesley, fermato da disturbi intestinali ma sostituito alla grande da Rensh, risultato poi fra i migliori in campo. Qualche giorno dopo il tecnico ha osato anche di più, relegando in panchina anche Angeliño oltre al brasiliano non ancora completamente recuperato. Risultato: gerarchie completamente sovvertite sulle corsie laterali, ma vittoria senza discussioni a Nizza, con il semiesordiente Tsimikas (appena 9’ in campo prima del match in Francia) sugli scudi e autore di un assist vincente.
Oggi ci risiamo: la sindrome influenzale che ha fermato Angeliño già prima della sosta, dalla trasferta di Firenze, si è trasformata in bronchite asmatica. E nel corso della conferenza alla vigilia della partita con l’Inter, Gasp ha rivelato che avrebbe avuto a disposizione soltanto gli altri tre esterni di ruolo. La logica suggerirebbe un ballottaggio fra Wesley e Rensch per la fascia destra, col mancino Tsimikas schierato dalla parte opposta. Ma dopo un buon inizio, il greco ha oscillato fra alti e bassi. D’altra parte le due settimane di pausa del campionato hanno permesso al tecnico un lavoro specifico con i giocatori risparmiati dalle nazionali, fra i quali lo stesso laterale brasiliano, rimasto nella Capitale in seguito a una piccola contusione rimediata al Franchi. Su di lui si è investito molto in termini economici nella scorsa estate, dopo un’estenuante trattativa col Flamengo. Al di là delle dichiarazioni ufficiali, Gasp lo aveva già cercato a più riprese per l’Atalanta, sintomo che nel ragazzo crede eccome. Tanto da puntarci forte anche in assenza di grande disciplina tattica. Qualche segnale di miglioramento in questo senso è arrivato dalla gara contro la Fiorentina. Mentre i giorni di lavoro al Bernardini sono stati definiti più che «proficui». Un posto da titolare è quindi destinato al numero 43. Con la possibile sorpresa di vederlo schierato a sinistra. Più che per limitare Dumfries, per metterlo a sua volta in difficoltà. E a quel punto Gian Piero avrebbe dato un’accelerata non da poco in corsia.
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