Gol e assist: un 2025 all’insegna del Soulé
Dopo l'avvio difficile in giallorosso, nell'anno solare l'argentino ha contribuito a 14 reti. Risulta quindi tra i migliori Under 23 nelle migliori 5 leghe

(GETTY IMAGES)
Sir Claudio Ranieri - uno che qualcosa di calcio ne sa - era stato profetico non più di otto mesi fa. «La Roma del futuro sarà di Soulé», diceva il tecnico testaccino dopo la vittoria contro il Parma del 16 febbraio, arrivata grazie a una prodezza dell’argentino su calcio di punizione. Ranieri ha avuto ragione, forse persino prima di quanto si aspettasse: perché Matias Soulé, la Roma, se l’è letteralmente caricata sulle spalle in questo 2025. L’arrivo di Sir Claudio, unito all’infortunio di Dybala che gli ha dato più spazio, hanno permesso all’ex Frosinone di mettere in mostra tutte le sue doti, giustificando l’importante investimento (circa 30 milioni di euro complessivi tra parte fissa e bonus) fatto un anno fa.
L’ottimo rendimento del numero 18 sta proseguendo anche in questa prima parte di stagione: per lui già 3 gol e 2 assist in 8 partite tra Serie A ed Europa League. Dopo il gol da tre punti a Pisa, l’argentino ha trovato anche la sua prima rete all’Olimpico contro il Verona, chiudendo l’incontro, e si è ripetuto domenica al Franchi con una perla che ha dato il via alla rimonta giallorossa. Mica male, per un calciatore che non ha ancora compiuto 23 anni. E che si sta segnalando come uno dei migliori tra i coetanei nei cinque principali campionati europei nell’anno solare: 7 gol e 7 assist per Soulé, che in campionato che in campionato ha gli stessi numeri complessivi di Nico Paz e di Rayan Cherki (6 reti e 8 passaggi decisivi ciascuno). In pochi hanno fatto meglio del romanista: c’è il centravanti danese del Monaco Mika Biereth, scuola Arsenal, che in 23 presenze ha messo a referto 14 gol e 3 assist; ha contribuito direttamente a 17 reti anche un altro giocatore che milita in Ligue 1, il 22enne dello Strasburgo Emmanuel Emegha (13 gol e 4 assist). A seguire la stella tra le giovani stelle, Lamine Yamal, classe 2007 del Barcellona, con 6 reti e 10 assist, seguito a stretto giro da Xavi Simons, passato in estate dal Red Bull Lipsia al Tottenham, ma ancora a secco con gli Spurs (per lui 8 gol e 7 assist).
In quinta posizione troviamo proprio Matias Soulé, che in 22 partite in Serie A ha lasciato direttamente il segno 14 volte. E che nella classifica del rendimento degli Under 23 (quindi nati dal 2003 in poi) dei 5 principali campionati precede gente del calibro di Fermin Lopez (Barcellona), Benjamin Sesko (passato dal Lipsia al Manchester United), Désiré Doué (PSG), lo juventino Kenan Yildiz e l’interista Ange-Yoan Bonny. Riprendendo quella sua frase pronunciata da Ranieri otto mesi fa, possiamo dire che non soltanto la Roma del futuro, ma anche la Roma del presente appartiene a Matias Soulé. Ci sono comunque margini di miglioramento: a Gasp il compito di svilupparli.
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