L’Olimpico raddoppia. Ma c’è ansia per Nizza
Verona e Lille, oltre 120 mila. No al processo in Italia per i 13 in Francia

(GETTY IMAGES)
La vittoria nell’esordio in Europa League contro il Nizza ha contribuito a consolidare l’entusiasmo post derby. I tifosi giallorossi non hanno certo bisogno delle vittorie per confermare il trend di presenze allo stadio ma non c’è dubbio che, al netto del passo falso casalingo col Torino, in qualche modo già superato dai fatti, l’alta classifica e i risultati positivi hanno riportato entusiasmo. La cartina tornasole arriva dal botteghino, che continua a sorridere: al momento le cifre parlano di quota 61.500 spettatori per Roma-Verona e 60.000 (compresi chiaramente i 44.000 abbonati delle coppe) per Roma-Lille, esordio europeo all’Olimpico. Due incontri destinati con tutta probabilità a diventare rispettivamente sold out numero 73 e 74 dell’era Friedkin.
Quattro giorni fa, poi, è iniziata la vendita del primo big match in casa della stagione, la gara valida per la 7ª giornata di campionato in programma sabato 18 ottobre alle 20.45. Da martedì a martedì, la prelazione, poi, il 30 settembre, in caso l’eventuale apertura della vendita libera.
La nota dolente
La bella vittoria sul terreno del Nizza ha lasciato però anche alcune scorie negative che tuttavia non hanno a che fare con il campo e con il calcio. Il riferimento è ai fermi, convertiti poi per 13 sostenitori romanisti in arresti da parte delle autorità francesi con la contestazione del possesso abusivo di armi e il reato di associazione a delinquere tesa a creare tumulti. Due mesi di carcere per il momento, con il rischio per alcuni di pene di ben più lunga durata per chi ha accuse più gravi, la decisione del tribunale di Nizza. Tra i 20 e i 60 anni di età, alcuni dei fermati erano stati già sottoposti a Daspo, mentre altri avevano partecipato a disordini nelle gare esterne della scorsa stagione disputate contro il Tottenham, l’Athletic Bilbao e il Servette e sono finiti a processo per direttissima dopo i fatti di martedì sera nel centro della città della Costa Azzurra. I legali degli italiani avevano chiesto il rientro nel nostro Paese, con successiva partecipazione al processo. Fattispecie rigettata dal giudice, che ne ha decretato la detenzione fino al 26 novembre (con cauzione economicamente impossibile), giorno del processo.
Fronte Roma sono attesi sviluppi, ma con una cauta serenità: teoricamente per i fatti avvenuti lontani dallo stadio (e per l’arresto di 13 tifosi su migliaia) appare difficile, ma non impossibile, che l’Uefa, nonostante l’allerta massima sul tema e una discreta severità in diverse occasioni, intervenga vietando la prossima trasferta ai tifosi giallorossi. La situazione è in evoluzione e da monitorare.
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