AS Roma

Pellegrini alla ricerca del 3° indizio

Dopo il gol nel derby, anche a Nizza il 7 decisivo, con la fascia. E col Verona può giocare dal 1’

(MANCINI)

PUBBLICATO DA Simone Valdarchi
26 Settembre 2025 - 06:00

Due indizi possono essere una coincidenza. E allora Lorenzo Pellegrini deve andare alla ricerca del terzo e, quindi, della prova. La prova che la Roma si sia ritrovata un valore in casa inaspettato, la speranza che la storia tra il ragazzo, ormai uomo, di Cinecittà e la sua squadra del cuore non abbia un finale già scritto. Ma, senza il terzo indizio sono tutte congetture e, allora, c’è da aspettare Roma-Verona.

Una partita che Gasperini comincerà a preparare oggi pomeriggio. Ieri, infatti, la squadra si è svegliata dentro Trigoria dopo il rientro notturno dalla Costa Azzurra, per poi svolgere il solito scarico postpartita. Da oggi, invece, via alle prove tattiche verso domenica e Pellegrini spera in una maglia da titolare. In attesa dei rientri di Dybala e Bailey, rimandati a dopo la sosta di ottobre, e di segnali di vita da El Shaarawy e Baldanzi, è proprio Pellegrini a garantire quel di più di qualità che alla Roma serve dalla trequarti in poi.

È stato così anche a Nizza, quando all’intervallo Gasp ha deciso di far finire in anticipo la partita del Faraone, mandando in campo il Capitano romanista al rientro dagli spogliatoi. Capitano, già, perché alla seconda presenza in tre giorni dopo oltre quattro mesi di stop per infortunio, Lorenzo in Francia è tornato anche ad indossare la fascia al braccio. Nessuna novità, solo il criterio Gasperini applicato: con ElSha fuori e Cristante ancora in panchina, Pellegrini era il giocatore con più presenze in maglia giallorossa in campo.

Fascia o no, cambiando l’ordine degli addendi il risultato è rimasto lo stesso: Pellegrini decide il derby e pure Nizza-Roma. Anche senza aver segnato, infatti, all’Allianz Riviera l’ingresso in campo di Lorenzo ha fatto virare la sfida verso binari romanisti. Manovra più fluida, due inserimenti senza palla con colpi di testa in area di rigore e il cross per la testa di Ndicka a sbloccare l’incontro. Il tutto in 7 minuti, seguito poi dal raddoppio di Mancini. Primo assist in stagione, dopo il gol contro la Lazio. Un rendimento non male in 115 minuti circa di stagione. Un apporto offensivo che fa comodo a Gasperini, visto che l’unico altro in rosa con numeri in questo avvio è Soulé.

Proprio con l’argentino, Pellegrini potrebbe condividere la trequarti domenica all’Olimpico, con la Roma a caccia della quinta vittoria in sei partite stagionali. Gasp, infatti, non dovrebbe rinunciare ai piedi di Lorenzo vicini alla porta avversaria, anche se il romano deve ancora ritrovare smalto dal punto di vista atletico, come sottolineato proprio dal tecnico torinese anche dopo Nizza-Roma.

In Costa Azzurra, anche Massara ha parlato di Pellegrini. Se l’allenatore si è concentrato più che altro sui margini di miglioramento sul campo, al direttore sportivo è stato chiesto del futuro di Lorenzo. Il contratto rimane in scadenza a giungo prossimo e la società lo aveva messo in vendita, senza successo, in estate. Pellegrini non ha intenzione di andare via a zero, ma la cessione a gennaio non verrebbe vissuta bene da GasperiniIo lo recupero, ma non devo essere da solo»). Massara, a Nizza, ha spiegato come «il calcio evolve di continuo, nessuno scenario è precluso». Neanche quello di un rinnovo contrattuale.

Intanto, a partire dal Verona, Pellegrini cerca il terzo indizio.

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