Da promessa a leader, inseguendo Alisson. Svilar al quarto derby: «La più importante»
In seguito alle prime tre stracittadine dalla panchina, Mile sempre in campo e mai sconfitto contro la Lazio

(GETTY IMAGES)
«È la partita più importante dell’anno, speciale: per l’atmosfera che si respira in città, per la tensione che sale giorno dopo giorno. La settimana del derby è sempre diversa da tutte le altre». Si capisce chiaramente dalle dichiarazioni rilasciate a CBS: Mile Svilar sa bene ormai cosa significhi da queste parti Lazio-Roma. Non Roma-Lazio, per ovvi motivi di calendario; in merito il numero 99 non nasconde la sua preferenza: «Ovviamente preferisco quando siamo noi a giocare in casa. Da quando sono arrivato, lo stadio quando giochiamo noi è sempre pieno, ma poco importa: il derby resta sempre speciale».
Quello di domenica sarà l’ottava stracittadina dal suo arrivo nel 2022. Proprio dopo un derby perso, quello del 10 gennaio 2024, José Mourinho scelse di sostituire Rui Patricio con il giovane portiere, lanciato dal 1’ contro il Milan nell’ultima partita con il tecnico portoghese alla guida. Il resto è storia nota: con l’arrivo di Daniele De Rossi, Mile è diventato titolare fisso tra i pali, e da allora ha giocato, dopo i primi quattro guardati dalla panchina, tre derby consecutivi. La vittoria firmata Mancini, il 2-0 di gennaio scorso e il pareggio di aprile: fino ad ora con Svilar in campo la Roma contro la Lazio non ha mai perso (e il portiere lo scorso anno è risultato sempre tra i migliori, con due 7,5 dati da Il Romanista). Con il pieno di maturità fatto in questi sette derby tra panchina e campo, Svilar insegue due statistiche non da poco: superare la quarta giornata con ben tre clean sheet, circostanza verificatasi solo una volta negli ultimi dieci anni (stagione 2022/23), e raggiungere un certo Alisson Becker, ultimo portiere della Roma a giocare quattro derby di fila (ma con una sconfitta).
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