Nel 2025 un solo ko per la Roma: quello contro Gasperini
Ottenuti ben 55 punti da gennaio: nessuno come noi. La sconfitta è arrivata a maggio scorso in casa dell’Atalanta
(GETTY IMAGES)
Cinquantacinque punti, otto in più del Napoli campione d’Italia in carica e undici in più rispetto all’Inter, che ha giocato anche una partita in più rispetto alla Roma. È il rendimento dei giallorossi nelle 22 gare di campionato disputate nel 2025, l’anno che ha simboleggiato la rinascita (sotto la sapiente guida di Claudio Ranieri) dopo mesi a dir poco tormentati, con la squadra che navigava nelle parti basse della classifica. Il derby del 5 gennaio, vinto 2-0, ha rappresentato un punto di svolta, e da quel momento in poi la Roma ha tenuto fino a oggi una media-punti per partita di 2,5. Nessuno è riuscito a tenere un passo del genere. tant’è che persino il Napoli di Conte ci guarda da dietro: 47 i punti dei campani, 44 quelli di Inter e Juventus, che completano il podio relativo all’anno solare. Ancor più staccate Milan (39), Bologna (37), Fiorentina e Atalanta (35). A proposito di quest’ultima, passata da Gasperini a Juric in estate: è proprio la Dea l’unica squadra che in Serie A è riuscita a battere la Roma, il 12 maggio scorso a Bergamo (2-1). Insomma, solo l’attuale tecnico è riuscito ad avere la meglio sui giallorossi in campionato (sono arrivate anche le sconfitte in Coppa Italia col Milan e in Europa League con l’Athletic): l’obiettivo è quello di proseguire questo trend estremamente positivo il più a lungo possibile. Domani arriva il Torino, e Mancini e compagni vorranno certamente continuare sulla scia delle prime due gare stagionali contro Bologna e Pisa: non sarà facile, perché i granata vanno a caccia della prima vittoria in questa Serie A, ma il solito grande pubblico dell’Olimpico può essere ancora una volta un’arma a favore dei giallorossi.
La cavalcata
Ben 49 dei 55 punti ottenuti della Roma nel 2025 sono però arrivati sotto la gestione di Claudio Ranieri: è stato lui a rendere possibile la risalita in classifica, che ci ha portato fino al quinto posto e alla qualificazione in Europa League: al netto della sola sconfitta con l’Atalanta di Gasp (che grazie a quel 2-1 ottenne l’aritmetica qualificazione in Champions League), il cammino con il tecnico testaccino in panchina è stato a dir poco perfetto. In 20 gare della passata stagione in campionato, 15 vittorie, 4 pareggi e quell’unico ko: un rendimento da titolo, ma che ha dovuto compensare il pessimo andamento con Juric.
Casualmente, la serie era iniziata proprio contro Baroni, che il 5 gennaio scorso guidava la Lazio e che domani siederà sulla panchina del Torino: contro il collega toscano Gasp non vince dall’ottobre del 2023, perciò vorrà invertire il trend. Anche perché, se dovesse vincere le prime tre di campionato sulla panchina giallorossa, l’allenatore piemontese eguaglierebbe un’impresa che negli ultimi trent’anni è riuscita soltanto a Capello, Spalletti, Rudi Garcia e Mourinho: tre su quattro hanno vinto almeno un trofeo.
Strada facendo
«È stato veramente importante stabilire un contatto efficace subito», ha detto Gasperini a Sky, in un’intervista di rito di inizio campionato andata in onda ieri. «Il risultato di questa stagione è difficile da prevedere dopo solamente due partite, ma credo sia sempre stato così per me: i risultati li costruisci strada facendo. Inizialmente è complicato fissare degli obiettivi chiari, ma man mano che giochi le gare, che capisci quanto miglioriamo noi e quanto siano forti gli avversari, puoi avere le idee più chiare».
Poi una battuta del nuovo allenatore della Roma sul campionato: «È molto più equilibrato, probabilmente ancora più dell’anno scorso, perché tante squadre si sono rinforzate: non solo le prime della classifica, ma anche le immediate inseguitrici e persino quelle della parte bassa. Tutto ciò renderà la vita difficile per tutti».
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