AS Roma

Koné si svela ma è la Roma a goderselo

Manu ora è profeta pure in patria, la stampa francese esagera: «Perché non è in una grande squadra?»

(GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Simone Valdarchi
07 Settembre 2025 - 06:00

Tu sei nata grande e grande hai da resta’. Per carità, nessuno pretende che dall’altra parte delle Alpi qualcuno possa avere uno sguardo Romacentrico come noi, che ci autodenunciamo già col nome della testata. Basterebbe, però, guardare anche solo la storia recente della Roma, una squadra che nelle ultime otto stagioni, fuori dai suoi confini, ha raggiunto: cinque semifinali europee (compresa quella dopo la rimonta al Barcellona), due finali, una coppa alzata al cielo di Tirana e l’altra scippata sotto il naso a Budapest. Non è narrazione romanista, è cronaca della formazione che, oggi, è 14ª nel ranking Uefa (fino a pochi mesi fa era tra le prime 10), sopra a squadre, in ordine sparso, come: Manchester United, Tottenham, Juventus, Milan, Napoli, Porto, Ajax, le francesi Marsiglia e Lione e ogni altro club europeo vi venga in mente fatta eccezione per le 13 squadre che la precedono in questa classifica.

Un sintetico ma necessario riassunto dei capitoli precedenti, per spiegare a tutti coloro i quali se lo fossero domandato, perché Manu Koné gioca nella Roma. Fatto che ci auguriamo possa rappresentare un motivo d’orgoglio nel francese, anche se qualche suo connazionale non la pensa così. Già, perché l’altro ieri sera, Manu è sceso un’altra volta in campo da titolare con la sua Francia, nella vittoria per 2 a 0 sull’Ucraina di Dovbyk (vicinissimo al gol in un paio di occasioni). E Koné ha fatto Koné. Il solito straripante centrocampista, in grado di dominare il campo in ogni suo angolo più remoto. Una prestazione che ha portato, ancora una volta, la stampa locale ad esaltarne le qualità, indicandolo come migliore, o al massimo tra i migliori, nei bleus. L’ha pensata così anche il sito sofoot.com, che nel stilare le pagelle ha premiato Manu con un 8 pieno, corredato dal giudizio: «Il fatto che nessun direttore sportivo di un grande club si sia affrettato a ingaggiarlo quest’estate è un segno di cattiva condotta professionale». A rincarare la dose, sui social, il commento della testata: «Veramente Manu Koné è ancora un giocatore della Roma?».

Al di là dell’intento ironico, poco apprezzato a queste latitudini (per conferma andare a guardare le reazioni al post), c’è anche un errore di fondo. Koné, quest’estate, è stato cercato eccome. L’Inter (due finali di Champions in tre anni bastano?), per lui, era disposta a mettere sul piatto i 45 milioni di euro rimasti in tasca dopo il mancato accordo con l’Atalanta per Lookman. La Roma, però, ha rispedito al mittente il tutto, valutando il suo mediano non meno di 60 milioni. Pagato dodici mesi fa 18 milioni, su intuizione di De Rossi, che a lungo ne ha chiesto l’acquisto, Koné è rimasto. E ora, con buona pace dei colleghi d’oltralpe, è Gasperini a goderselo. Davanti alla difesa, come lo usa Deschamps con la Francia. Liberté, Égalité, forza Roma alé.

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