Prima seduta verso il Bologna, Gasperini studia i ballottaggi
Ieri il via agli allenamenti a pochi giorni dalla gara. Tutti in gruppo tranne Pellegrini e Salah-Eddine. Dal centravanti all’esterno a destra: è il momento delle scelte

(GETTY IMAGES)
«L'impianto di gioco c'è, la squadra sa muoversi e sa stare in campo». Terminate le amichevoli e a quattro giorni dal debutto in campionato, questa frase detta da Gasperini, può risuonare come certezza importante dopo i primi tempi da romanista, nonostante un mercato in pieno divenire e diversi dubbi da sciogliere in poco tempo. Deve quanto meno essere un punto di partenza da aggiungere alle risposte sui campi di Trigoria da parte dei giocatori, specialmente quelli al centro di veri e propri ballottaggi.
I test giocati finora hanno dimostrato che i punti inamovibili per l'allenatore (alla luce di rendimento e condizione) non sono molti: c'è Svilar, neanche a dirlo, e davanti a lui c'è Mancini, non sempre pienamente a suo agio nelle "rincorse" all'indietro sulle ripartenze degli avversari, ma è leader caratteriale del gruppo, spesso garanzia dal punto di vista tecnico e uno dei più avvezzi al calcio che vuole il suo allenatore. A completare la difesa dovrebbero esserci Ndicka (a meno di svolte improvvise sul mercato) e Ghilardi. Inamovibile anche perché al momento manca un'alternativa "di ruolo" al suo posto, è Angeliño a tutta fascia sulla sinistra, mentre è difficile pensare che Gasp vorrà privarsi di Soulé sulla trequarti, ma se vorrà schierare Dybala dal 1' l'ex Frosinone potrebbe vedersi dirottato a sinistra. Per il resto, è tutto da decidere in questi pochi giorni che restano alla gara dell'Olimpico. «L'impianto» di cui Gasp ha parlato dopo Roma-Neom è orientato su un 3-4-2-1, ma la squadra può anche essere schierata con un 3-5-2 più mobile davanti e denso a centrocampo, in ogni caso, per esempio, l'allenatore dovrà scegliere chi mettere sull'esterno a destra, uno tra Wesley e Rensch: il brasiliano non è parso al top nell'ultimo test e comunque deve ambientarsi nel nuovo, mentre l'olandese è stato tra i migliori allo "Stirpe" con un assist e un palo colpito. La coppia dei mediani dà due posti per tre maglie: Koné non si muove, ma Gasp sceglierà chi affiancargli tra Cristante ed El Aynaoui, perché uno è il nuovo che avanza e nel precampionato ha fatto bene, l'altro però ha sempre risposto presente e anche lui conosce meglio le idee del suo allenatore. In trequarti potrebbe replicarsi la coppia Dybala-Soulé, oppure l'ex Atalanta deciderà di far partire la Joya dalla panchina per mettere Soulé lì dove può brillare di più. Ultimo ballottaggio, ma non meno importante, quello dei centravanti: da una parte c'è Ferguson, partito fortissimo dal punto di vista realizzativo nelle amichevoli ma non sempre prontissimo quando il livello era più alto, dall'altra Dovbyk che cerca conferme e fiducia per la seconda stagione. Tante decisioni importanti da prendere in pochi giorni, intanto la squadra si allenata ieri con i soli Pellegrini e Salah-Eddine a parte e oggi si ritroverà a Trigoria.
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