Buona anche la seconda: Mancini più Soulé, Roma ok col Lens
I giallorossi di Gasperini, coi calciatori titolari, battono per 2 a 0 il Lens. L'argentino e Ndicka si fermano

(GETTY IMAGES)
C’era chi, dopo aver visto una Roma parecchio affaticata contro il Cannes solo tre giorni fa, era pronto a scommettere su una debacle indolore ieri in Francia. E invece, alla fine, ad alzare il Trophée 1906 è stato El Shaarawy (capitano a fine partita, dopo che la fascia è transitata sul braccio di Mancini), insieme ai compagni, dopo la quinta vittoria su cinque della Roma nel suo precampionato. A vincere, per 2 a 0, sono stati i giallorossi giusti in uno Stade Bollart-Delelis acceso e colorato, con 31.312 tifosi sugli spalti, tra cui anche i 316 romanisti nel settore ospiti.
Chiariamo, è sempre calcio d’agosto (inizio agosto, nello specifico), ma a tre settimane da Roma-Bologna (tra 20 giorni all’Olimpico parte la nostra Serie A 2025/26) i segnali che sono arrivati dalla Francia sono quasi tutti positivi, dopo quello che è stato il secondo vero test dell’estate (dopo la sfida al Kaiserslautern in Germania). A renderlo tale, oltre al livello dell’avversario che soltanto mercoledì scorso si è liberato per 3 a 1 del Wolverhampton, sono state le scelte iniziali e a gara in corso di Gasperini. Il solito 3-4-2-1, con Svilar che, dopo il fastidio accusato durante il riscaldamento di Roma-Cannes, è tornato tra i pali, rendendosi protagonista anche di un buon intervento in uscita bassa durante il primo tempo. Davanti a lui, aspettando Ghilardi (rimasto in panchina per 90’), il trio formato da Celik, Mancini e Ndicka. Sulle fasce Wesley e Angeliño, con El Aynaoui e Koné in mediana. Davanti, Soulé e Baldanzi hanno agito ai lati di Ferguson (che ha fatto posto a Dovbyk nel secondo tempo). Insomma, nove undicesimi della Roma tipo, con Ghilardi che dovrebbe rimpiazzare Celik e l’attaccante di sinistra (Echeverri?) che si attende dal mercato al posto di Baldanzi.
L’avvio, in realtà, non è stato dei migliori, con il Lens in grado di eludere facilmente le marcature a uomo romaniste, presentandosi per due volte nei primi 5’ davanti a Svilar. A scongiurare il gol subito (ieri è arrivato anche il 5° clean sheet su 5), ci hanno pensato prima Wesley, salvando sulla linea il tocco sotto di Satriano, poi lo stesso Svilar, che ha murato lo specchio a Guilavogui. Due campanelli d’allarme che sono bastati a Gasperini (sempre molto attivo a bordocampo) per riprendere i suoi, chiedendo di far salire i giri e il baricentro, andando a prendere gli avversari più alti. E così, invece che intimorirsi, la Roma ha preso coraggio, accettando il rischio di imbucate alle spalle (Ndicka e Celik spesso si sono visti seguire i propri uomini anche al limite dell’area di rigore del Lens). Un atteggiamento che ha portato i frutti sperati già all’11’, con il recupero alto di Ndicka che ha favorito il primo tiro romanista, col destro di Ferguson finito largo alla destra di Gurtner. Tre minuti più tardi, Soulé ha battuto un calcio di punizione dalla trequarti cercando i saltatori in area e trovando la testa di Celik, bravo a prolungare sul secondo palo, dove Mancini, di destro, ha ribadito in rete per l’uno a zero.
L’occasione per il raddoppio è arrivata alla mezz’ora. Sponda di Ferguson per Soulé, palla illuminante di Matias per Baldanzi che, lanciato a campo aperto, ha incrociato troppo il suo sinistro, sfiorando il palo lontano. Al 38’ è arrivata la prima (e purtroppo non ultima) brutta notizia dalla serata francese. Ndicka, dopo aver avvertito un fastidio al flessore destro, si è fermato in mezzo al campo, chiedendo prima il soccorso dello staff sanitario e, subito dopo, il cambio. Al suo posto è entrato Hermoso, che si è rivelato ancora una volta attento e tra i più in forma.
Al rientro dagli spogliatoi, un solo cambio per Gasperini, con Dovbyk al posto di Ferguson, mentre il resto della squadra titolare (eccezion fatta per Ndicka, ovviamente) è rimasta in campo per 70 minuti. Artem, pochi secondi dopo il suo ingresso, si è beccato il giallo, in una delle poche scelte lucide e corrette da parte del fischietto francese Bollengier, in grado di far arrabbiare Gasp, nonostante la posta in palio fosse nulla. Dopo 10’ nella ripresa, la Roma ha raddoppiato alla sua maniera. Recupero di palla alto, frutto della pressione di Koné sul portatore avversario, e tiro deciso, col sinistro, di Soulé, che dal limite ha fatto 2 a 0. L’argentino, migliore in campo, si è però dovuto arrendere al 23’ del secondo tempo, dopo una lieve distorsione alla caviglia sinistra (eccola la seconda brutta notizia). A quel punto, Gasperini ne ha approfittato per iniziare la girandola dei cambi. Forcing finale dei padroni di casa, incapaci però di battere Svilar e Roma vicina al 3 a 0 con Hermoso prima (da punizione) e Rensch poi.
Buona anche la seconda vera Roma, ora tutti in Inghilterra. Tra 20 giorni si fa sul serio.
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