VIDEO - Ghilardi: "Roma, finalmente! Qui si lotta per vincere"
Parla il nuovo acquisto: "Ho vissuto gli ultimi giorni con ansia, non vedevo l'ora di arrivare! Qui pressioni differenti, ma dai miei compagni posso solo imparare"

(AS ROMA)

Ufficializzato questa mattina come un nuovo giocatore della Roma, Daniele Ghilardi ha rilasciato la sua prima intervista ai canali ufficiali del club. Queste le sue dichiarazioni:
Benvenuto alla Roma, Daniele. Indosso hai la polo della squadra, che effetto ti fa?
"Innanzitutto, grazie. Mi fa un effetto bellissimo, è una maglia storica, importante, farò di tutto per onorarla".
A ventidue anni arrivare in una grande squadra è sicuramente un obiettivo ma anche una responsabilità. Come vivi tutto questo?
"Certo, è una responsabilità molto grande perché la società e i tifosi pretendono tanto ed è giusto che sia così, è una cosa molto bella e io darò il massimo per fare il meglio".
Si era creata molta attesa per il tuo trasferimento: come è andata?
"Sì, negli ultimi giorni c'è stata un po' di attesa. Devo dire che l'ho vissuta con un pochino di ansia, non vedevo l'ora di arrivare perché per me è una grandissima opportunità e non vedo l'ora di scendere in campo con questa maglia. Ovviamente ringrazio la società, il presidente, lo staff, il club e tutti quelli che mi hanno voluto qua. Ringrazio tutti".
Conosci molto bene la Serie A, hai fatto tanta gavetta seppur giovanissimo e hai giocato tanto con il Verona. In un campionato difficile, quanto cambia tra giocare per la salvezza e giocare per obiettivi importanti?
"Sicuramente cambia molto, oltre che nelle ambizioni di squadra, anche nelle pressioni che ci sono: qua non possiamo sbagliare niente, come magari poteva essere anche a Verona, però là lottavamo per la salvezza, qua invece dobbiamo lottare per vincere".
Descriviti: quali sono le tue caratteristiche?
"Mi trovo bene sia in una difesa a tre che a quattro, sinceramente non ho preferenze tra destra e sinistra, penso di sapermi muovere tra tutte e due le linee".
Su quali aspetti vuoi lavorare per migliorare?
"Partiamo dal presupposto che devo migliorare in tutto. Detto ciò probabilmente devo migliorare nel gioco aereo e lo farò certamente".
Arrivi in un reparto fortissimo, con due compagni come Mancini e Ndicka, il primo toscano come te. Quanto puoi imparare da loro?
"Tutto, da certi giocatori con così tanta esperienza puoi imparare tantissime cose, infatti non vedo l'ora di allenarmi e imparare da loro".
Ti può aiutare il fatto che tu conosci già qualcuno qui.
"Sì, conosco Baldanzi e Pisilli per le esperienze con le giovanili della Nazionale, e Darboe, con cui ho giocato un anno alla Sampdoria. Sicuramente userò un po' loro per integrarmi nel gruppo inizialmente".
Conoscevi Roma? L'idea di viverci che sensazione ti dà?
"Sono stato a Roma qualche anno fa per le vacanze natalizie. Passammo qualche giorno con la mia ragazza e ovviamente ci è piaciuta tantissimo. Non devo dare presentazioni io alla città di Roma, è molto bella e cercherà di viverla al meglio".
E l'Olimpico?
"L'anno scorso quando abbiamo giocato qua è stata un'emozione grandissima. Lo stadio pieno e tutti i tifosi che cantavano, anche se erano contro, mi gasavano, è una cosa molto bella".
La promessa è di imparare subito l'inno della Roma e qualcosa in romano. Cosa potresti dire ai tifosi?
"Daje Roma!"
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