AS Roma

Allegri: "Abbiamo rischiato di perdere una partita che dovevamo vincere"

Le parole dell'allenatore bianconero al termina della sfida contro la Roma, terminata 1-1: "Negli ultimi minuti abbiamo avuto una gestione della palla incredibile"

L'abbraccio ad inizio partita tra Allegri e De Rossi

L'abbraccio ad inizio partita tra Allegri e De Rossi (GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA La Redazione
05 Maggio 2024 - 23:42

Finisce 1-1 la sfida tra Roma e Juventus. Nel post partita, Massimiliano Allegri ha rilasciato delle dichiarazioni ai microfoni di Dazn. Di seguito le sue parole. 

A fine gara l’abbiamo vista inferocito, come mai?
"Abbiamo rischiato di perdere una partita che non siamo riusciti a vincere. Soprattutto a inizio secondo tempo abbiamo fatto bene, poi è tornata la Roma come è normale che sia. Negli ultimi due minuti abbiamo avuto una gestione della palla incredibile, abbiamo rischiato di perderla alla fine. Quando pareggiando mantenevamo il vantaggio dello scontro diretto".

Un’analisi dell’annata? Un grande girone di andata, finale di Coppa Italia, c’è rammarico per il girone di ritorno?
"Il rammarico c’è, soprattutto perché abbiamo vinto solo due volte nell’ultimo periodo, potevamo fare meglio. A volte il calcio è bestiale. Ci sono periodi in cui tutto va bene e altri in cui tutto il contrario. Dopo Milano e dopo l’Udinese, siamo un po’ crollati. Sapevamo che l’Inter era nettamente più forte, ma quando perdi l’obiettivo principale e hai 14 punti di vantaggio su quelle dietro, un po’ molli. Poi c’è stata l’espulsione di Milik, poi quella di Vlahovic, Kean non stava bene, Chiesa non stava bene, a un certo punto Rabiot si è fermato. McKenni gli è uscita la spalla. Abbiamo avuto alcune situazioni non favorevoli. C’era il rischio di capitolare, i ragazzi sono stati bravi a rimanere concentrati. Ora abbiamo un bel vantaggio e sabato possiamo chiuderla con la Salernitana. Il rammarico c’è, ma si sono incastrate diverse cose da cui non siamo riusciti a uscire. I tre centrocampisti hanno giocato tantissimo. Poi a un certo punto sono mancati, Miretti ha fatto buone gare. C’è mancato Fagioli, che ha talento, e anche lo stesso Pogba. Due giocatori di qualità che potevano dare la mano".

De Rossi ha detto che la Juve è forte, è d’accordo?
"Questo la valuterà la società. Ora è importante pensare alla partita di sabato e poi c’è la finale di Coppa. Per l’anno prossimo, la società valuterà la rosa. Una buona base c’è. Chiesa l’abbiamo avuto a fasi alterne. Pogba anche non al 100%, la sua mezzora però anche solo con la presenza fa paura agli avversari. Lo stesso Fagioli era un’alternativa importante. Ora siamo vicini alla Champions, che era il nostro obiettivo e c’è una bellissima finale di Coppa Italia da giocare".

Ci sono stati anche problemi di tipo mentale?
"Io ho imparato da piccolo che il centrocampo è quello che fa funzionare la squadra. I nostri centrocampisti hanno fatto un grande campionato. Noi abbiamo giocato con 4 centrocampisti fino a gennaio. Una qualità di questa squadra è che nessuno si è tirato indietro".

Chiesa e Vlahovic hanno fatto fatica a essere in forma contemporaneamente. Ora sembra star meglio Chiesa:
"Stasera era una partita congeniale per lui. La Roma lascia spazio. Dovevamo giocare di più sui cambi gioco e sull’ampiezza, potevamo fargli male su questo. Avevamo iniziato bene poi ci siamo intestarditi. A volte bastava alzare la testa e mettere la palla dalla parte opposta".

Il suo futuro dipende della Coppa Italia?
"Non lo so, domandatelo alla società. Noi ci concentriamo su quella partita e prima a quella di sabato. Speriamo di arrivare alla finale con la certezza della Champions".

Non le faremo più domande sul suo futuro:
"È più la notizia sul futuro di Allegri che quello che fa la Juve nelle prossime settimane. Tanto manca poco. Io rispondo in modo sorridente, perché è normale così. Solo a Livorno nessuno mi chiede qualcosa sul mio futuro".

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