AS Roma

Svilar: "De Rossi mi ha impressionato. Ha ancora un grande fuoco che gli brucia dentro"

Le dichiarazioni del portiere giallorosso: "Ho ancora la pelle d'oca se ripenso ai rigori contro il Feyenoord. Quei momenti lasciano la voglia di fare di più"

Mile Svilar Lecce Roma

Mile Svilar Lecce Roma (GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA La Redazione
30 Aprile 2024 - 19:04

Parla Mile Svilar. Il portiere giallorosso ha rilasciato un'intervista ai microfoni della Uefa andata in onda nell’Europa League & Conference League Preview Show. L'ex Benfica ha trattato vari temi: dal rapporto con il padre, a quello con De Rossi, per poi parlare delle emozioni vissute dopo i rigori contro il Feyenoord. Di seguito le sue parole. 

Sul padre Ratko.
"So che era un grande portiere, è stato molto tempo all’Anversa, al tempo giocò in Coppa UEFA. Oggi è molto importante, mi aiuta, vede cose che non mi rendo conto di fare e me le dice. L’80% di quello che ho imparato viene da lui, è sempre stato partecipe nella mia vita e lo è ancora oggi".

Sul ruolo di portiere.
"Ci sono emozioni e pensieri che è difficile provare, per esempio, a centrocampo. Per un portiere l’aspetto mentale è importantissimo, più si cresce e più ci si innamora del ruolo, perché si cresce anche dal punto di vista psicologico. Quando si gioca per una grande squadra, l’azione a volte è lontana, ma in questi casi il portiere deve mantenere alta la concentrazione e non deve farsi trovare impreparat".

Sui rigori contro il Feyenoord.
"Ho ancora la pelle d’oca. Quando succede una cosa del genere capisci perché hai lavorato sodo per tanti anni e perché ne sia valsa la pena. Sono momenti fantastici, nessuno potrà mai togliermeli, li ricorderò per sempre. Lasciano la voglia di qualcosa di più, ho voglia di fare di più".

Su De Rossi.
"Lui ha ancora un grande fuoco che gli brucia dentro, sarà per questo che riesce a parlare così facilmente con noi. È come quando giocava a calcio, e questo è un grande vantaggio per lui e per noi. Sono rimasto davvero colpito da quanto lui e il suo staff fossero preparati. Fin dal primo giorno le sue intenzioni sono state molto chiare. È nato per essere un calciatore, ma anche per fare l’allenatore ed è davvero impressionante".

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