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Le parole

Salernitana-Roma, Inzaghi: "Dovremo essere perfetti. Un piacere ritrovare De Rossi"

A due giorni dal match che lunedì sera chiuderà questa giornata di Serie A, il tecnico dei campani è intervenuto in conferenza stampa: "Pronti a fare una grande vittoria"

Filippo Inzaghi durante Napoli-Salernitana

Filippo Inzaghi durante Napoli-Salernitana (GETTY IMAGES)

La Redazione
27 Gennaio 2024 - 18:27

A due giorni dalla sfida contro la Roma che andrà in scena lunedì alle ore 20.45 presso lo Stadio Arechi, Filippo Inzaghi, tecnico della Salernitana, è intervenuto in conferenza stampa. Di seguito le sue parole.

"Non penso che inizi un altro torneo, dobbiamo cambiare l’esito dei punteggi ma non le prestazioni. La partita col Genoa l’abbiamo fatta noi, meritavamo di vincere. Se non l’abbiamo fatto è perché gli altri hanno avuto qualcosa in più ma mi tengo la prestazione. I risultati degli altri non devono deprimerci ma esaltarci, c’è la possibilità per vincere 7 gare e per rilanciarci. Dalla prossima settimana recupereremo tutti i giocatori, ce ne sono mancati di importanti in questo periodo ma la risposta nel gioco c’è sempre stata. Affrontiamo una grande squadra, ci vorrà la classica partita perfetta ma sono molto fiducioso. La squadra non è abbattuta. Tutti eravamo tristi per il risultato però il calcio è questo, rivedendo i dati della partita ho avuto conferma che il risultato doveva essere diverso. Siamo pronti a fare una grande vittoria, giocheremo davanti alla nostra gente e c’è una grande opportunità. Quando giochi con i campioni, come contro il Milan, Juve e Napoli avremo poco da perdere e tutto da guadagnare facendo una grande partita".

Le situazione fisica di Dia e Kastanos
"Sono due casi completamente diversi. Per Grigoris era un problema articolare e si poteva rischiare, Boulaye non è ancora al top, inutile forzarlo rischiando una ricaduta. Da Torino lo avremo al 100%. Anche Pirola voleva esserci a tutti i costi ma il dottore ce lo ha sconsigliato. Uno come Kastanos lo vorrei sempre in campo, ha qualche allenamento in più e non potrà avere i 90′, devo capire se è meglio fargli fare i primi 60′ o farlo subentrare, questo è ancora in dubbio. Ha fatto un grande gesto, io l’ho fatto forzare perché averlo anche non al top è fondamentale".

Sulla formazione
"Se guardo anche il mercato poi devo giocare io, quelli che ci sono sono tutti arruolabili. Lovato ha fatto una grande partita col Genoa, mi dispiace per il rigore che purtroppo ha causato., Da Napoli abbiamo visto un altro Lovato, non può un errore condizionare il giudizio su una gara. Ho ancora due allenamenti, chi sceglierò e chi entrerà dovranno fare una grande gara, abbiamo già dimostrato che possiamo fare una grande gara, finalmente giovedì si chiuderà il mercato e vedremo cosa sarà successo”.

Il mercato
"Critico quando gli allenatori prendono alibi del mercato, mi fido ciecamente del mio presidente e del  direttore, penso ad allenare al meglio quelli che ho che hanno dimostrato di poter fare grandi prestazioni, i risultati non ci hanno premiato e dobbiamo invertire il trend ma continuare sulla strada del gioco e della voglia che i ragazzi hanno dimostrato. Prima della gara col Genoa ho fatto un discorso, sono rimasto stupito che la gente ci applaudisse arrivando allo stadio. La gente non regala nulla, se l’ha fatto vuol dire che qualcosa gli abbiamo trasferito. I giocatori sono responsabilizzati, ci crediamo, 7 vittorie possiamo farle quando saremo al completo, avremo anche tanti scontri diretti in casa, penso ci siano tutte le situazioni per poter invertire il trend e sperare in una salvezza che sarebbe una cosa bella".

Su De Rossi
"Fa piacere ritrovare Daniele De Rossi sulla panchina che ha sempre sognato, mi farà piacere rivederlo, quando uno dei campioni del mondo fa bene è sempre un piacere. La Roma ha cambiato qualcosa ma io penso ai miei, possiamo giocare a tre o a quattro indifferentemente, quando chiuderà il mercato penso che una strada definitiva andrà presa, in questo momento per esigenze abbiamo dovuto alternare due sistemi. A volte può essere un vantaggio non far capire agli avversari come giochi. Molte volte giochi a tre e mandi fuori il braccetto, quindi diventa a quattro”.

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