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Le parole

Mancini: "Mourinho il migliore di tutti, un onore indossare la fascia"

Il difensore giallorosso intervistato: "Che emozione la prima volta che ho visto il mister a Trigoria. Il sogno da realizzare? Il prossimo trofeo"

Il gol di Mancini contro l'Udinese

Il gol di Mancini contro l'Udinese (GETTY IMAGES)

La Redazione
07 Dicembre 2023 - 13:31

Gianluca Mancini è stato protagonista di un'intervista realizzata tramite una diretta Instagram con Sport Mediaset. Queste le parole del centrale giallorosso:

Qual è la forza di questa squadra?
"Siamo una seconda famiglia. Siamo uniti, compatti, sia quando le cose vanno bene sia quando non vanno bene. Secondo me, questa è una forza importante all'interno di una squadra".

Che cosa significa lavorare con Mourinho?
"Le prime volte che lo vedevo a Trigoria era un'emozione forte. Sappiamo tutti chi è, quello che ha vinto ed è un motivo in più per dare il massimo ogni giorno".

Ormai ti capita spesso di indossare la fascia da capitano: che cosa si prova?
"Il valore di questa fascia ho imparato a capirlo durante questi anni, l'hanno indossata giocatori e uomini importanti come Di Bartolomei, Totti, De Rossi, quindi è un onore indossarla ogni volta che posso, anche se il nostro capitano Lorenzo è un super capitano. Però quando manca lui sono onorato di portarla".

L'Olimpico è sempre tutto esaurito: che rapporto hai con i tifosi?
"I tifosi ci stanno dando grandissime emozioni, ogni domenica o giovedì, sia in casa che in trasferta, tantissima voglia di dare qualcosa in più per loro. Ci incitano quando vinciamo, ci sono partite che magari stiamo perdendo e loro non smettono mai di cantare, e a volte le ribaltiamo proprio per merito dei tifosi. Il mio rapporto con loro penso sia un buon rapporto, io cerco sempre di dare tutto in campo e spesso finisco stremato per i miei compagni, per lo staff, ma soprattutto per i tifosi".

Hai solo 27 anni ma hai già fatto una grandissima carriera, quale allenatore ha influito di più sulla tua crescita professionale?
"A me piace partire dal presupposto che tutti mi hanno dato qualcosa, se ne devo citare uno Gasperini nei miei primi anni in Serie A mi ha dato tanto, mi ha fatto crescere sotto l'aspetto mentale e fisico affinché potessi giocare in Serie A, poi come detto prima oggi ho il migliore e da lui imparo tutti i giorni su ogni aspetto, sia tattico sia psicologico. Sono orgoglioso di questo".

Per quanto riguarda i compagni?
"Ho avuto la fortuna di avere sempre grandi calciatori con cui allenarmi, ma se devo fare un nome dico il mio amico Leonardo Spinazzola, ma è più un discorso legato ad un'amicizia che è quasi diventata famiglia, ci conosciamo da otto anni, abbiamo vissuto insieme a Perugia, Bergamo, Roma. Ci sproniamo, discutiamo, litighiamo, ci facciamo forza quando uno dei due è più giù: ricordo i primi mesi a Perugia in cui facevo più fatica e giocavo poco, lui essendo più grande aveva un po' d'esperienza in più e mi aiutava a non mollare. Posso dire lui ma ce ne sono veramente tanti da cui ho imparato e da cui cerco di imparare tutt'ora".

Capitolo Nazionale: come giudichi il girone? Quale avversaria è la più tosta?
"Un girone tosto, ma lo sapevamo che sarebbe potuto essere difficile, però come dice il mister siamo l'Italia. La più tosta per me è la Spagna, ma siamo l'Italia e dobbiamo andare ad affrontare tutti con orgoglio e senza paura".

L'avversario più difficile mai affrontato fino ad ora?
"Higuain".

Qual è il gol più importante che hai segnato?
"Quello che ho segnato recentemente alla Juventus lo scorso anno. Abbiamo vinto 1-0, ho tirato da fuori, è stato un gol casuale perché solitamente segno di testa o comunque dentro l'area. Quella è stata una buona giornata in cui mi è venuto un bel tiro e abbiamo vinto".

Perché la maglia numero 23?
"Per due motivi: il primo è che mi sono fidanzato e sposato con mia moglie il 23, quindi è un numero particolare, e poi come ho sempre detto per Materazzi, lo seguivo da bambino, è anche in onore suo".

Il tuo sogno calcistico ancora non realizzato?
"Vincere il prossimo trofeo, qualsiasi trofeo, anche l'Europeo".

Come è stare in squadra con Dybala e Lukaku?
"Prima di tutto sono due ragazzi eccezionali, uomini squadra; poi sono anche giocatori fortissimi, è bello allenarsi con loro e giocando contro di loro, da difensore posso imparare molto".

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