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Verso il divieto

E il Feye-no: l'Olimpico è lontano

Quasi 3.500 tifosi del Feyenoord pronti a volare per raggiungere dopo 8 anni nuovamente la Capitale. L’allerta è massima, si va verso il divieto di trasferta

Tifosi del Feyenoord

Tifosi del Feyenoord

Andrea Di Carlo
30 Marzo 2023 - 08:29

Il precedente è senza dubbio allarmante, l’intuibile  intenzione delle istituzioni è quella di far tesoro degli eventi del passato, cercando di prevenire e non di «curare», contando feriti, arresti o danni ai monumenti della città. E così, a tre settimane dalla sfida di ritorno dei quarti di finale di Europa League tra Roma e Feyenoord, mentre i club continuano a dialogare, confermando l’apertura a ospitare i rispettivi tifosi ospiti, dal Viminale arriva una netta chiusura: per evitare qualsivoglia criticità con i supporters in arrivo dall’Olanda tra le vie della città, c’è l’intenzione di chiudere la trasferta capitolina, negando loro l’accesso all’impianto capitolino, come già successo a settembre in occasione della gara contro la Lazio. Nessuna decisione è stata ufficialmente presa, assicurano fonti interne al Viminale, ma la situazione potrebbe cambiare nei prossimi giorni.

L’input del Sindaco
Soprattutto dopo l’appello del primo cittadino, il sindaco Roberto Gualtieri, che aveva preso una netta posizione sul tema: "Ho chiesto al ministro Piantedosi di valutare il divieto di trasferta per i tifosi del Feyenoord e di avere un atteggiamento molto duro a tutela della città di Roma e del Paese perché abbiamo già visto episodi di violenza molto gravi. A maggior ragione per un momento così delicato per la città, visto che questo incontro avviene proprio alla vigilia dell'arrivo degli ispettori del Bie per l'Expo di Roma. Ho trovato piena disponibilità da parte del ministro a fare gli interventi più appropriati». Gualtieri, che a Radio Romanista aveva aperto anche ad altre soluzioni, evidentemente ricorda bene il bollettino del 2015, dopo gli scontri nel cuore di Roma.

La guerriglia 
Il precedente a cui si faceva riferimento è quello del 19 febbraio del 2015, il tutto a poche ore dalla sfida di andata dei sedicesimi di finale di Europa League. Le forze dell’ordine arrestarono ben 28 ultras olandesi, ai quali vennero contestati i reati di «resistenza a pubblico ufficiale» e «lesioni». Ad avere la peggio fu la Fontana della Barcaccia nella meravigliosa e suggestiva Piazza di Spagna, punto di ritrovo dei tifosi di Rotterdam in quell’occasione. «Un danno generale di 5,2 milioni di euro, quello più specifico sulla fontana della Barcaccia». Queste furono le parole del dirigente dei Beni Culturali e Ambientali, Claudio Parisi Presicce. Il timore è che lo scenario possa tornare d’attualità, per questo, il divieto di trasferta per i tifosi olandesi dovrebbe presto materializzarsi, decisione che potrebbe “ritorcersi” contro i tifosi giallorossi, molto probabilmente impossibilitati nel raggiungere Rotterdam per la gara d’andata in programma il 13 aprile.

Allarme social 



«Devasteremo di nuovo la città». È il messaggio poco distensivo lanciato da alcuni tifosi del Feyenoord su diversi social network nelle ultime ore, premesse che non fanno pensare ad un viaggio pacifico verso l’Italia. Scenario che potrebbe comunque verificarsi, come già accaduto a Napoli con i tifosi dell’Eintracht Francoforte, viste le numerose prenotazioni già finalizzate dai supporters di Rotterdam. Sicuri quindi che chiudere sia la soluzione più corretta? Non sarebbe invece auspicabile lasciare entrambe le trasferte aperte e gestire al meglio l’ordine pubblico con un meticoloso piano sicurezza? Che a vincere sia la Roma, ovviamente, ma anche il calcio e lo spettacolo, non di certo la paura e i divieti. 

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