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Il caso

Zaniolo a riposo: il numero ventidue in lista Uefa ma non si allena

Nicolò rimane inserito nella lista Uefa ma ha chiesto tempo al club. Tra dieci giorni una visita specialistica indicherà quando il ventidue tornerà ad allenarsi

Nicolò Zaniolo in azione con la maglia della Roma

Nicolò Zaniolo in azione con la maglia della Roma (GETTY IMAGES)

Andrea Di Carlo
04 Febbraio 2023 - 09:51

Vicini ma profondamente distanti. In lista ma fuori dal progetto tecnico. Sullo sfondo un calciatore devastato mentalmente dagli ultimi giorni della sua vita, con tanto di certificato medico a confermare il suo momento di grande difficoltà.
Sono passati tre giorni dalla chiusura della finestra di mercato invernale ma il caso legato a Nicolò Zaniolo continua a tenere banco a Trigoria, nonostante il suo futuro sia ormai tracciato, almeno fino a giugno: rimarrà alla Roma, ma fuori dalle rotazioni di José Mourinho. La lettera indirizzata al club e pubblicata dall’ANSA non ha sortito gli effetti sperati, soprattutto all’interno del centro sportivo giallorosso, dove il calciatore è tornato nella mattinata di ieri.

Scenari europei
Una permanenza formale attende Nicolò a Trigoria, come la presenza del suo nominativo nella lista Uefa, che il club giallorosso ha presentato nelle ultime ore per la fase di eliminazione diretta dell’Europa League. Zaniolo fa infatti parte dei calciatori presenti in rosa formati in Italia e togliere il suo nome non avrebbe portato nessun tipo di vantaggio. Ma la sostanza non cambia: Zaniolo resta fuori dal progetto tecnico, concetto ribadito da Trigoria con forza anche nelle ultime ore. Ma c’è anche un altro fattore da non sottovalutare: il nome del numero ventidue giallorosso è stato inserito in lista per non fargli perdere altro valore nell’ambito del settlement agreement che la Roma ha stipulato con l’Uefa. Qualora Zaniolo non fosse stato inserito nella lista, una sua eventuale cessione nel mese di giugno non avrebbe potuto rientrare nell’ambito degli accordi attuali tra la Roma e l’Uefa, una plusvalenza banalmente sprecata agli occhi di Nyon. Inoltre ogni atto, formale o meno, di questa intricata vicenda passa ala vaglio dell’area legale, intenta nel non dare alcuni tipo di assist alla controparte per strutturare una potenziale causa. 

Il certificato medico
Nel frattempo Zaniolo non metterà piede a Trigoria per diversi giorni, almeno dieci. Questo perché nella mattina del 31 gennaio è stato inviato alla Roma un certificato medico che attestava tutte le difficoltà psicofisiche che il ventidue sta attraversando. Tale certificato ha una valenza di 30 giorni ma il riposo accordato dal club è stato di 10 giorni. Infatti all’interno della visita specialistica andata in scena a Trigoria, alla presenza di un medico dell’Asl, è stato verificato lo status psicofisico del calciatore, giudiciato incompatibile con l’attività agonistica da svolgere. Tra poco più di una settimana il tempo rischia di esaurirsi e il confronto tra le parti sarà inevitabile. Chi conosce bene il ragazzo lo descrive in grande difficoltà, dispiaciuto e frastornato da tutto quello che si è venuto a creare negli ultimi giorni.

Emarginato
Una volta terminato il periodo di riposo concordato con il club, Zaniolo tornerà a vivere la quotidianeità di Trigoria, con modalità e tempistiche tutte ancora da definire. Difficile vederlo in gruppo per poi essere ignorato da Mourinho in avvicinamento alle partite, probabile che possa intanto iniziare ad allenarsi a parte, con orari di allenamento diversi dai compagni, con un preparatore atletico personale a seguirlo passo dopo passo in questo particolare viaggio nel Purgatorio calcistico, o meglio, restando in tema, “tra color che sono sospesi” come avrebbe scritto Dante. Allenarsi per non giocare, essere in lista per non esser schierato. Tutto il paradosso della nuova vita di Nicolò Zaniolo.

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