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Il futuro

Il punto sul rinnovo di Zaniolo, tra indiscrezioni e chiacchiere

Se ne sentiva la mancanza. Era qualche settimana che non trapelava nulla a proposito del nuovo contratto del 22: non c'è ancora la firma, c'è bisogno di tempo

Nicolò Zaniolo

Nicolò Zaniolo (GETTY IMAGES)

05 Ottobre 2022 - 10:47

Se ne sentiva la mancanza. Era qualche settimana che non trapelava nulla a proposito del nuovo contratto di Nicolò Zaniolo. Argomento che, dopo le tante rassicurazioni, garanzie, prime pagine, chiacchiere e dintorni che hanno popolato l’estate a proposito dell’addio del ventidue, è diventato periodicamente tema di altrettante rassicurazioni, chiacchiere, garanzie, prime pagine. E, puntuali, ci risiamo. Firma a un passo, anzi già siglata, quattro milioni netti più bonus variegati legati a obiettivi di squadra e del giocatore, totale che porterebbe tutto il cucuzzaro ai livelli dei più pagati in casa romanista. Può essere, ci mancherebbe. Peraltro l’attesa che c’è intorno a questa firma che legherebbe il match winner di Tirana alla nostra Roma fino al trenta giugno del 2027, legittima questo fiorire di indiscrezioni. Del resto, in questo senso, ci sembra di risentire la favoletta di al lupo, al lupo. Ricordate? C’era chi, sapendo di mentire, gridava, appunto, al lupo, al lupo, spaventando chiunque. Lo scherzetto veniva ripetuto al punto che quando il lupo arrivava veramente, nessuno ci credeva. Mettete il contratto di Zaniolo al posto del lupo e vedrete che succederà ancora una volta.

Nel senso che avendo sentito gli umori e i desideri di tutte le parti in causa, noi siamo fermamente convinti che la firma arriverà, magari pure con l’inserimento di una clausola di rescissione (di svariate decine di milioni) che servirà, anche a equilibrare i numeri tra richiesta e offerta. Numeri che, secondo i sussurri peraltro verificati, da parte dell’entourage, certificano una richiesta con il quattro davanti (appunto), ma che secondo i sussurri dalla parte della Roma, pure questi verificati, quel quattro si materializerebbe solo con una serie di bonus di vario tipo. Questo, per quello che sappiamo noi, si sono detti Tiago Pinto e il procuratore del giocatore, Claudio Vigorelli, nel corso di svariati contatti che hanno avuto. Contatti, elemento importante, che sono più che cordiali, conseguenza di una reciproca stima e simpatia.

Se poi andiamo ad analizzare bene i numeri che abbiamo fatto (a meno che non ci abbiano raccontato bugie cosa peraltro che in queste vicende ci può stare), la distanza tra le parti non è che sia così preoccupante. Anzi. Ci sono tutti i presupposti che nei prossimi incontri si possa arrivare alla fumata bianca (prevedibilmente entro la fine dell’anno, magari come regalo da mettere sotto l’albero). Noi siamo convinti che arriverà. Ed è una convinzione che è pure figlia legittima del sorriso che accompagna il ventidue in questa stagione, sorriso ritrovato dopo un’estate trascorsa tra dubbi e tentazioni (solo teoriche) di considerare conclusa la sua esperienza con la maglia giallorossa. Se qualcuno avesse dei dubbi a proposito, lo invitiamo a rivedersi la festa romanista dopo la capocciata decisiva di Smalling a San Siro, avendo un occhio particolare (in pratica come una telecamera ad personam) sulla pura felicità di Zaniolo. Il giocatore dopo essere stato sedotto (forse) dalla Juventus e abbandonato, ha riscoperto l’impareggiabile valore di sentirsi romanista, travolto da un amore dei tifosi che, pure, una piccola crisi l’aveva avuta. Ora si è tornati ai giorni della passione dei primi giorni, di quando Roma e l’Italia pallonara scoprirono le qualità di questo talento che ha ancora ventitrè anni di cui due, purtroppo, trascorsi a fare i conti con due crociati saltati.

L’attesa per il contratto, prima o dopo, finirà, come quella per il gol che non è ancora arrivato. Cosa che il ventidue si porta in campo, anche perché nella passata stagione, quella del rientro dopo due stagioni passate quasi interamente in infermeria, le reti sono state solo otto, appena due in campionato, sei in Europa, oltretutto di una certa pesantezza ripensando a quella meravigliosa tripletta realizzata ai norvegesi e non dimenticando quel gol Coppa nella finale di Tirana. Quest’anno, però, il nome di Zaniolo non è ancora comparso nel tabellino dei marcatori. Ma domani c’è la partita contro il Betis, in quel palcoscenico europeo dove spesso il ventidue si è esaltato. Quasi che fosse il suo palcoscenico preferito. Come dimenticare, per esempio, che l’esordio tra i grandi arrivò proprio in Europa, Champions League, nientepopodimenoche Santiago Bernabeu, il Real Madrid di fronte, Di Francesco che non si fa scrupoli a mandarlo in campo? E poi, sempre in Champions, quella doppietta al Porto ancora in Champions che lo fece conoscere anche oltre i nostri confini. Siamo certi che questa attesa del gol sia destinata a essere inferiore rispetto a quella di un nuovo contratto che comunque arriverà. Magari si interromperà proprio domani sera contro il Betis Siviglia in una prima sfida che vale un pezzo importante del primo posto del girone. E poi, chissà, la firma sul rinnovo sarà solo una naturale conseguenza.

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