ASCOLTA LA RADIO RADIO  
Le dichiarazioni

Mourinho: "Domani stesso undici di lunedì a parte Matic-Zaniolo. Vogliamo vincere"

Il tecnico giallorosso ha parlato in conferenza stampa in vista del match di domani contro la Juventus di Massimiliano Allegri: "Abbiamo meno soluzioni durante la gara"

Mourinho in conferenza stampa

Mourinho in conferenza stampa ((As Roma via Getty Images))

La Redazione
26 Agosto 2022 - 15:05

Domani alle 18:30 la Roma scenderà in campo contro la Juventus di Massimiliano Allegri, in quello che sarà il primo vero scontro diretto della nuova stagione di Serie A. Il tecnico giallorosso José Mourinho a breve, alle ore 15, parlerà in conferenza stampa per presentare la sfida di domani. Tanti gli argomenti da discutere, dai gironi di Europa League alle condizioni di Wijnaldum, fino al mercato, per commentare il mercato fino a questo momento e i restanti colpi da portare a termine. 

Cone arriva la Roma alla gara di domani, senza Zaniolo e Wijnaldum? Un parere sul sorteggio di Europa League?
"Domani gioca la stessa squadra di lunedì con il cambio Matic-Zaniolo. Arriviamo con 6 punti in due partite, che è veramente positivo e importante, però come dici tu arriviamo anche con la situazione di Zaniolo e Wijnaldum che sono due giocatori molto importanti per noi e che cambiano un po' la prospettiva anche durante la gara. Abbiamo meno soluzioni durante la gara. Si vede che è contro la Juventus domani, oggi subito una domanda sugli avversari, nelle prime due nessuna. Loro vogliono vincere lo Scudetto, ma è una partita di 38, giocare domani a Torino o giocarci alla 37esima giornata è uguale. Dipende dalla prospettiva. Giocare contro una grande squadra è una difficoltà e una motivazione, se la prendi dal secondo punto di vista è top, se la prendi dal primo dici wow, questa è difficile, ma noi cerchiamo di prenderla in maniera equilibrata. Difficile sì, ma è bella da giocare. Sorteggio? Sicuramente una competizione difficile, dove ci sono squadre che devono vincere, se non vincono è un disastro per squadre di quel potenziale economico, sportivo e storico. Per loro c'è una grande responsabilità di vincere, noi andiamo passo dopo passo. Il nostro gruppo non è facile, il Betis ha vinto la coppa, ha un allenatore top, l'allenatore fa giocare benissimo, quinti lo scorso anno se non sbaglio, squadra di alto livello. Ludogorets non è una squadra facile, giocano e si divertono, vincono sempre in Bulgaria. Non conosco l'Helsinki ma è evidente la crescita delle squadre del nord Europa. Prima volta che vado in Finlandia, è incredibile dopo 200 gare in Europa, ma purtroppo un altro campo di plastica. Sappiamo cosa può succedere. Vediamo se avremo fortuna di giocare presto o a novembre".

Anche domani sarà accolto al solito modo dai tifosi della Juventus...
"È sport, non voglio farne una cosa più grande. Per me la vigilia è sempre uguale, la mia routine non cambia. Come dicevo prima, giocare contro una squadra top porta motivazione top, ma niente di speciale. Andare a Torino contro la Juventus l'ho fatto tante volte, è una cosa in più, ma non ci sono connessioni con passato o futuro, è una cosa isolata".

Sarà una gara particolare per Dybala, che consigli si sente di dargli?
"Nessuno. Dipende dalla personalità dell'individuo. Per qualcuno tornare a casa è niente, per altri è difficile. Per altri 50 e 50, io non so il suo caso, ha faccia di bambino ma non lo è, è un ragazzo con tanta esperienza, parliamo di come vogliamo giocare, di quello che ci aspettiamo da lui in quanto giocatore di una struttura di squadra, ma il controllo delle sue emozioni dipende da lui. Dal punto di vista esterno e dei suoi comportamenti non ho visto niente di diverso e per questo mi aspetto una partita normale, con più emozioni prima o dopo, ma una gara normale".

Posso integrare su Dybala: a che livello di forma è arrivato? Allo Stadium c'è una pessima tradizione, c'è un aspetto psicologico che va curato prima delle partite o è solo calcio e di questo bisogna parlare?
"Prima di tutto bisogna pensare che ogni partita è una partita isolata. Questa partita con la Juventus non ha nulla a che vedere con quella precedente, quello che è successo in passato e accadrà in futuro non ci sono connessioni. Psicologicamente possiamo preparare la squadra nel miglior modo possibile, ma lo facciamo sempre. Non abbiamo lavorato di più rispetto a quanto fatto con la Cremonese, cerchiamo di fare una gara normale. Se contro la Cremonese vado a letto alle 4:00 di mattina e contro la Juventus alle 9:00 perché non faccio il contrario? Cerco di trasmettere la normalità. Andiamo lì con la nostra tranquillità, con la nostra fiducia, siamo cresciuti da quando insieme, ci siamo allenati, non abbiamo avuto tanto tempo ma abbiamo lavorato abbastanza bene per la nostra possibile intensità di lavoro, sappiamo cosa vogliamo fare, da due giorni i giocatori sanno chi gioca, come voi, non c'è grande storia a cercare di vincere. Dybala sta molto bene, non mi aspettavo di più in questo momento, negli ultimi due anni ha avuto poca continuità e non ha iniziato la preseason con noi come tutti, ha lavorato da solo ma sta benissimo. Non ha 90' magari, principalmente giocare all'Olimpico su quella superficie è veramente duro, è come correre su una spiaggia portoghese con tanta sabbia, ma lo vedo bene, lavora per la squadra, mette le sue qualità al servizio della squadra, non potevo essere più felice con lui e non mi aspettavo niente di più". 

Partita da grandi attacchi o da grandi difese? Nessuna delle due ha preso gol.
"Da grandi squadre. Il mondo del calcio continua a sbagliare. Delle squadre che prendono pochi gol dicono che è un bel gioco difensivo e non dicono 'bel gioco di squadra'. Sono squadre forti. Non facciamo di questo una cosa troppo grande perché ci sono due partite, non significa che noi e Juventus siamo perfetti e che domani finirà 0-0, magari finisce 4-4, ma per me una squadra stabile che prende pochi gol è una squadra di qualità, in genere lo fanno squadre di qualità". 

Lei percepisce il percorso che la Roma sta intraprendendo? Lo disse lo scorso anno a Torino.
"Quando ho detto questo lo scorso anno volevo dire che la mia squadra era andata lì a giocare per vincere e ha perso, al di là degli episodi la squadra aveva fatto bene, ero soddisfatto con l'atteggiamento. Un anno dopo mi aspetto una squadra fiduciosa, che va lì e cerca di vincere. Magari la perde, però se tu mi dici 'mister, rimane a casa e prende un punto', no, vogliamo andare lì a cercare di vincere, io e i giocatori". 

La Roma ha sbagliato i rigori nei due match contro la Juventus. Domani in caso chi lo tirerà? Deciso il rigorista? Felix è convocato?
"Per domani è deciso, per la stagione no, dipende dalla settimana, da come abbiamo lavorato, dalle nostre analisi. Per domani è definito ed è così in ogni prepartita. Chi è? Non lo dico, se no i portieri della Juventus hanno 20 ore per vedere come calciano, così devono vedere tutti. Felix non sarà convocato. Esiste un'altissima possibilità che Felix possa essere trasferito e né noi vogliamo rischiare né lui sarebbe disponibile mentalmente per prendere qualche rischio, per questo non c'è". 

L'anno scorso non parlò di Orsato. Arbitra Irrati, vuole dire qualcosa?
"Dopo ogni partita sento la libertà di commentare, ma prima non mi piace farlo, il mio principio è che tutti gli arbitri non sono bravi e che vogliono fare bene ogni gara. Non mi sento di dire 'questo mi piace, questo non è andato bene lo scorso anno', prima della partita tutti gli arbitri sono top e sono benvenuti, dopo la partita dipende cosa accade e poi lì con tanto piacere dico 'bravissimo' o con meno piacere 'scarso'".

© RIPRODUZIONE RISERVATA