ASCOLTA LA RADIO RADIO  
Piazza Affari

Oggi ultimo giorno dell'Opa, il delisting è vicinissimo

Nella giornata di ieri ci sono state adesioni per quasi tre milioni di azioni, un’impennata arrivata dopo il comunicato emesso dal club giallorosso

Dan e Ryan Friedkin sul pullman della Roma nella parata per la vittoria della Conference

Dan e Ryan Friedkin sul pullman della Roma nella parata per la vittoria della Conference

22 Luglio 2022 - 10:15

Ci siamo. Il delisting è a un passo. Oggi, ultimo giorno per aderire all’Opa, verosimilmente si arriverà a quel 95% obiettivo dichiarato per dare poi il definitivo via al delisting come la società  giallorossa si augura dal giorno del varo dell’Opa (13 giugno). I numeri di ieri hanno certificato che il traguardo è a un passo grazie all’adesione di 2.906.414 azioni che hanno portato tutto il cucuzzaro al 94,6% a meno 0,4% dal traguardo che la Roma conta di raggiungere oggi nell’ultima giornata. Serviranno circa due milioni di adesioni perché la famiglia Friedkin raggiunga il traguardo necessario per il delisting. È un obiettivo a cui la proprietà tiene tantissimo, nella convinzione che sia la cosa migliore per la Roma. E per riuscirci la famiglia texana ha speso una cifra di circa trentotto milioni, tre in più rispetto al preventivato, ovvero quando all’inizio dell’Opa era stato fissato un prezzo di 0,43 ad azione, poi fatto salire a 0,45 per invogliare ulteriormente gli azionisti ad aderire. 

Operazione che ha dato i suoi frutti. In particolare dopo che ieri, nel primo pomeriggio, la società ha emesso un comunicato con l’obiettivo di fare chiarezza ed evitare che qualche azionista aspettasse ulteriormente per un eventuale nuovo aumento del prezzo delle azioni: "Romulus and Remus Investment LLC comunica ufficialmente che oggi (ieri) e domani (oggi) sono gli ultimi due giorni dell’Opa. In particolare Romolus and Remus Investment LLC conferma che non ci saranno altre proroghe dei tempi dell’Opa e non ci saranno altri rialzi al prezzo che non supererà 0,45 euro per azione". Il comunicato ha avuto il suo effetto perché nel pomeriggio di ieri c’è stata un’impennata delle adesioni che, prevedibilmente, continuerà anche oggi nella giornata conclusiva per arrivare, appunto, a quel 95% che serve per brindare al delisting. In questo caso, poi, per il restante cinque per cento (o meno) che dovesse rimanere in mano a un tot di azionisti, il regolamento prevede che dopo saranno obbligati a cedere all’azionista di maggiornaza le azioni che saranno ancora in loro possesso. 

Nel caso, invece, che oggi non si dovesse arrivare alla quota del 95%, la Roma metterebbe in atto il piano B (già comunicato e approvato dalla Borsa) che prevede la fusione di due società per arrivare alla possibilità di effettuare il delisting. In questo caso gli azionisti che dovesse aderire dopo la conclusione dell’Opa non potrebbero usufruire del progetto fedeltà varato dalla società per invogliare alla cessione delle loro azioni. Ovvero non ci sarebbe la possibilità di andare a cena con i Friedkin, o di trascorrere una giornata a Trigoria con Mourinho e i giocatori, o ancora partecipare alla foto di gruppo. Difficile che succeda perché oggi si dovrebbe toccare quel 95% che vuole dire addio definitivo alla quotazione in Borsa

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Tags: