ASCOLTA LA RADIO RADIO  
Qui Albufeira

Roma-Portimonense: da fascia a fascia i giallorossi vanno

Super Pellegrini nei primi 45’, poi entra Zaniolo, diventa capitano ed è un altro show. Per Nicolò anche una traversa, aveva sbloccato Tripi

Lorenzo Pellegrini in azione contro il Portimonense

Lorenzo Pellegrini in azione contro il Portimonense (GETTY IMAGES)

17 Luglio 2022 - 09:00

Dall'inviato in Portogallo

Fa notizia da giorni Nicolò Zaniolo: quando non ha preso la fascia di capitano con il Sunderland, quando ha segnato il 2-0, sempre nella stessa gara, quando è rimasto mezz’ora a parlare con Pellegrini dopo l’allenamento, e pure ieri, contro la Portimonense, quando ha segnato di nuovo il 2-0, al termine di un’altra gara da protagonista. Come lo era stato l’amico Lollo, all’esordio stagionale: ottimo il suo primo tempo, sbloccato da un gol di Tripi. Finale 2-0, come con gli inglesi, martedì a Faro tocca allo Sporting Lisbona. Mourinho rilancia i nazionali, con Pelle ci sono Rui Patricio, Mancini, Spinazzola e Cristante, e conferma la difesa a tre. Già dopo un paio di minuti la Roma prova a portarsi avanti, Cristante lancia Felix ma il cross è  sballato. Poi una fase di stanca, con fiammata portoghese in contropiede all’11’: Bruninho lancia Anderson che si libera bene per il sinistro, Mancini si lancia e respinge. Veretout discute con Ewerton dopo un contrasto, poi è la Roma a ripartire, lancio lungo per El Shaarawy, che controlla e calcia in diagonale, senza inquadrare la porta. Poi nuovo momento di nervosismo in area giallorossa per una spinta a Rui Patricio, l’arbitro ne esce senza cartellini. Al 23’ l’azione più bella, dai piedi di Pellegrini, che si accentra da sinistra, scarica su Karsdorp che gli rende il pallone, destro di prima intenzione, non lontano dal palo. Tre minuti dopo il capitano parte dalla stessa posizione e serve nuovamente l’olandese, che però stavolta opta per il cross basso, sporcato dall’ex Seck, che rischia l’autogol, e manda in corner. Batte Pellegrini, a giro, nel cuore dell’area piccola, Nakamura smanaccia, la palla arriva Tripi che sul vertice dell’area piccola controlla, calcia di destro sul secondo palo e sblocca. Al 31’ Mourinho richiama in panchina Felix e mette Shomurodov, Spinazzola conquista un angolo, batte Pellegrini sul primo palo, Cristante ci mette la testa per la deviazione ravvicinata, il riflesso di Nakamura ha del miracoloso. La Portimonense risponde con un bel tiro al volo di Welinton jr, dalla lunetta, dopo una respinta della difesa su calcio di punizione, al primo e unico minuto di recupero Seck parte in contropiede, Mancini lo rincorre, allunga la mano e si prende il cartellino giallo.

Undici cambi

Nel secondo tempo Mourinho li cambia tutti, incluso Shomurodov, entrato poco prima: tra i pali Svilar, Bove si deve adattare nuovamente nei tre dietro, stavolta a destra, al centro c’è Kumbulla, a sinistra Ibañez, Celik e Zalewski esterni di centrocampo, Matic e Darboe in mezzo, Carles Perez fantasista alle spalle di Abraham e Zaniolo. Che rientra direttamente dagli spogliatoi con la fascia di capitano, di cui si era disinteressato col Sunderland, lasciandola a Zalewski. L’assistente ferma per fuorigioco entrambi i nuovi entrati, Abraham e Zaniolo nel giro di due minuti, due belle palle di Matic e Celik, poi è la squadra portoghese a portarsi in avanti, battendo un po’ di calci d’angolo, il più pericoloso è il difensore Relvas di testa, poi ci prova Wellington, palla alta. Al 13’ Zalewski batte una punizione da trequarti, Ibañez va a saltare di testa e probabilmente neppure ci riesce ma il suo tentativo è sufficiente per far alzare la banderina all’assistente: la traiettoria del talento polacco aveva centrato il palo. Due minuti dopo arriva un altro legno, stavolta con palla in gioco: Perez serve in verticale Zaniolo che si libera per il tiro sul destro, e centra la traversa. Il Portimonense risponde con uno spunto palla al piede di Welinton, ottima chiusura in scivolata di Bove, da difensore vero. Darboe si fa male al ginocchio in un contrasto (ritiro finito, rientrerà a Roma), al suo posto in mezzo al campo entra Faticanti. Celik lancia in avanti per Zaniolo, Pedrão lo anticipa, ma il numero 22 gli va sotto, gli toglie palla di prepotenza (regolare) e la piazza all’angolino basso. Abraham si libera con una spallata (regolare pure questa) di Vinicius e mette in mezzo, palla respinta, al 38’ Celik (positivo il suo ingresso) salta due avversari e mette in mezzo, palla per l’inglese, tocco morbido sull’uscita del portiere, palla a lato di un soffio. Fuori di poco anche il tiro di Luquinha, che muove l’esterno della rete, pochi secondi dopo Zalewski scatta sulla sinistra, viene a contatto con il portiere, la palla arriva a Vinicius che la ferma con il braccio. Rigore, a 3’ dalla fine, Abraham spiazza il portiere ma calcia alto. Poi Mourinho regala un paio di minuti anche a Boer e Ivkovic, escono Svilar e Perez, in panchina resta il solo Viña. In pieno recupero è ancora lo scatenato Zaniolo ad andare al tiro, si salva con i piedi il portiere portoghese. Ma anche con un gol solo, il numero 22, che a fine gara si è concesso ai tifosi, con tutta la calma del mondo, resta il protagonista assoluto.

© RIPRODUZIONE RISERVATA