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il dodicesimo

Svilar, il figlio d'arte che debutta in Champions contro Mourinho

Il serbo sostituisce numericamente Fuzato, ma ha più esperienza del brasiliano. Nella coppa dalle grandi orecchie è il più giovane ad aver parato un rigore

Svilar durante il riscaldamento di Benfica-Eintracht Francoforte (Getty Images)

Svilar durante il riscaldamento di Benfica-Eintracht Francoforte (Getty Images)

Matteo Cirulli
23 Giugno 2022 - 07:50

La Roma cambia il portiere di riserva. Il passaggio di Daniel Fuzato all'UD Ibiza (cessione a titolo gratuito, con un 30% sulla futura rivendita e un bonus di 300 mila euro in caso di promozione in Liga del club spagnolo) libera la casella del secondo portiere, che verrà occupata da Mile Svilar.

Il belga naturalizzato serbo è il secondo (o primo, visto che l'estremo difensore ha svolto le visite mediche già a marzo ed è quindi temporalmente antecedente all'arrivo di Matić) acquisto a parametro zero della sessione estiva. Tiago Pinto si è infatti assicurato le prestazioni del calciatore prelevandolo dal Benfica, che non ha trovato l'accordo per il rinnovo di contratto del ventiduenne (quasi 23, visto che compirà gli anni il prossimo 27 agosto). Nato ad Anversa, Mile è figlio d'arte: il padre, Rakto Svilar, ha giocato dal 1970 fino al 1996, anche lui in porta, tra Serbia (all'epoca Jugoslavia, con la quale ha disputato anche l'Europeo del 1976 e il Mondiale 1982) e Belgio, con la maglia dell'Anversa, diventando un vero e proprio idolo dei tifosi e vincendo una Coppa del Belgio nel 1992, tanto che ha anche allenato la stessa squadra fino al 1998, quando si è ritirato, un anno prima della nascita del figlio.
Mile però non inizia a giocare nella squadra allenata da papà Rakto, bensì nell'Anderlecht, dove, nonostante la gavetta per tutto il settore giovanile, non riesce mai a esordire in prima squadra. Nel 2017 viene acquistato dal Benfica per 2 milioni e mezzo, nello stesso anno in cui Tiago Pinto comincia a lavorare come direttore sportivo per le "Aguias" (il soprannome che viene dato alla squadra di Lisbona, aquile nella traduzione).

La prima stagione in Portogallo, da diciassettenne, è di assestamento: Bruno Varela è il primo promettentissimo (all'epoca) portiere, difficile rubargli il posto, ma nonostante tutto Svilar riesce a esordire in Champions League il 18 ottobre 2017, contro il Manchester United di José Mourinho, diventando l'estremo difensore più giovane a giocare nella massima competizione europea, all'età di 17 anni e 52 giorni, battendo il record di Casillas, che fece la sua prima apparizione con la maglia del Real Madrid nel 1999 contro l'Olympiacos all'età di 18 anni e 118 giorni (il primato del serbo verrà poi superato da Maarten Vandevoordt, portiere del Genk, che ha esordito nel 2019 contro il Napoli a 17 anni e 287 giorni). La partita di andata dei gironi contro lo United vede uno Svilar molto attento, che però compie un errore dal risultato fatale: il giovane portiere sbaglia il posizionamento sulla punizione di Rashford, trascinandosi così la palla in rete e firmando l'uno a zero dei Red Devils che fisserà il punteggio finale. La gara di ritorno, due settimane dopo, è una montagna russa di emozioni per Mile: nonostante riesca a negare il gol a Martial dagli 11 metri, diventando il portiere più giovane a parare un rigore in Champions League (record tuttora imbattuto), a fine primo tempo devia in modo fortuito con la schiena un tiro di Matić (proprio lui) che era finito sul palo. Autogol e 1 a 0. La partita terminerà poi 2 a 0 dopo diverse ottime parate di Svilar, il quale tuttavia non riesce a ripetersi dagli 11 metri contro Blind, che al 78° chiude la partita.

Dopo due anni da comprimario nel Benfica, dove riesce a giocare in tutte le competizioni 23 partite, subendo 20 gol e riuscendo a mantenere la porta inviolata 8 volte, torna a farsi le ossa al Benfica B, la squadra giovanile, che milita nella seconda divisione portoghese, la Liga Sabseg. Nella seconda squadra gioca un totale di 56 partite in 3 anni, con 73 gol subiti e 15 clean sheet. Nell'ultima stagione ha invece una battuta d'arresto, giocando solamente 13 match.
Nell'autunno 2021 prende una decisione definitiva per quanto riguarda la nazionale che rappresenterà in futuro: nonostante abbia collezionato 23 presenze con le giovanili del Belgio, dall'esordio nell'Under 15 nel 2014 fino all'ultima gara con l'Under 21 nel 2020 contro la Germania, il 1° settembre 2021 debutta con la Serbia, a 22 anni e 5 giorni, nell'amichevole contro il Qatar terminata 4 a 0 per la squadra di Svilar (subentrato al 46° a Rajkovic).

Il nuovo acquisto della Roma ha dimostrato di avere qualità tra i pali, e la giovane età unita all'acquisto a parametro zero e alle basse richieste d'ingaggio convergono nel verso di un'interessante scommessa di Pinto e Mourinho per il secondo slot dei portieri. Starà all'allenatore portoghese cercare di rilanciare il portiere serbo e fargli riconquistare fiducia. Dal canto suo, Mile avrà il ritiro a Trigoria per convincere di meritarsi qualche chance da titolare. D'altronde, Rui Patricio non ha nessuna intenzione di riposarsi (il portoghese ha giocato 52 partite su 53, saltando solamente il match di Sofia col Cska), e lo stesso Mou lo ha definito come «un fenomeno, uno dei miei uomini».

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