ASCOLTA LA RADIO RADIO  
MANOVRE SOCIETARIE

Lo stadio in vista

Il delisting permetterebbe ingenti investimenti senza i rigidi cordoni della Borsa. Da sciogliere anche il nodo sull’area: oltre a Pietralata, resta l’ipotesi Ostiense

Dan Friedkin con la Coppa della Conference League ©LaPresse

Dan Friedkin con la Coppa della Conference League ©LaPresse

20 Giugno 2022 - 08:56

Il 9 luglio sapremo, almeno informalmente, quale sarà l'esito dell'Opa lanciata dalla famiglia Friedkin sulle azioni della Roma. Un'operazione che ha come ultimo scopo l'uscita della società dalla Borsa, il cosiddetto delisting, e che potrebbe, se ottenuto, determinare un'accelerazione anche sul fronte stadio. Non è un mistero infatti che uscire dai rigidi controlli della Consob permetterebbe alla proprietà giallorossa investimenti maggiori, e quindi indebitamenti maggiori, senza paura delle conseguenze che questi avrebbero sul mercato delle azioni della Roma. Anche per questo motivo, ormai da un po', non si hanno notizie sull'iter che dovrebbe portare all'ufficializzazione della proposta del club per il nuovo impianto. Non è però l'unico motivo. Restano da chiarire ancora alcuni aspetti centrali, a cominciare dall'area.

La Roma ancora non ha sciolto completamente le riserve su Pietralata, che pure resta in pole position, ma su cui ancora devono essere svolti gli studi di fattibilità e gli scavi preliminari. Passaggi che in una città come Roma non vanno mai trascurati. Il rischio che possa presentarsi uno scenario che impedisca la realizzazione dell'opera esiste sempre, per ragioni sia ambientali, sia archeologiche. Un rischio contenuto per Pietralata, ma che comunque non può ancora essere escluso. Per questo la società continua a tenere calde un paio di aree alternative, tra cui quella degli ex mercati generali all'Ostiense che rappresentavano la prima opzione fino a pochi mesi fa. Pietralata resta invece l'area preferita dall'amministrazione Capitolina, con cui proseguono gli incontri. Al punto che la scorsa settimana Alessandro Onorato, Assessore allo sport della giunta di Roma Capitale, si è lasciato scappare una dichiarazione in cui venivano preannunciate imminenti novità. «Non bisogna parlare di stadi, ma bisogna farli – ha detto l'Assessore - questa è la differenza rispetto al passato. Credo che nei prossimi giorni ci saranno importanti novità riguardo lo stadio della Roma».

Onorato, insieme a Maurizio Veloccia, Assessore all'Urbanistica, sta gestendo gli incontri con i tecnici del club giallorosso, e quindi parla con cognizione. Anche se a gestire il dossier stadio è in prima persona il sindaco Roberto Gualtieri, coadiuvato da pochi uomini fidati. Il Campidoglio sa di non poter ripetere quanto fatto (o non fatto) dalla Giunta precedente, quella guidata da Virginia Raggi, che non è mai riuscita a far seguire fatti concreti ai tanti, troppi, annunci. Si vuole prediligere la concretezza. Fatto questo che ha visto la totale sintonia con la famiglia Friedkin, che ha apprezzato lo stile del nuovo sindaco, molto simile a quello dei texani proprietari della Roma. Poche parole e molti fatti.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Tags: