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Da via Uffici del Vicario a Piazzale Dino Viola: le sedi nella storia della Roma

Nella serata di ieri è stata inaugurata all'EUR la nuova casa del club giallorosso. Ripercorriamo tutti i luoghi dove ha avuto sede la società dalla sua fondazione

23 Febbraio 2019 - 12:25

Via Uffici del Vicario 35

Palazzo di proprietà dei due rami della famiglia Crostarosa, era sede del Roman, una delle società da cui nacque la Roma il 7 giugno 1927. I giornali del giorno dopo la citano come sede scelta da Foschi per ospitare, al secondo piano, gli uffici della Società. Qui, il 22 luglio, fu diramato l'ordine del giorno numero 1, la ripartizione delle cariche.

Passeggiata di Ripetta 35

Solo 13 mesi, ma molto intensi, quelli vissuti all'angolo con Via di Ripetta, dal gennaio 1930 al febbraio 1931. Si disse che lo spostamento fu dovuto alle proteste della proprietaria dello stabile, esasperata dal chiasso dei tifosi. In realtà quella era una sede provvisoria, in vista del trasferimento nei locali, già individuati, in Via Monterone.

Via Monterone 2

Nei giorni di una delle più belle partite della sua storia, il 5-0 alla Juventus del 15 marzo 1931, la Società si trasferì in un palazzo seicentesco vicino Largo Argentina. Vi rimase fino al 1936. I locali erano costituiti da una rampa di scale che portava agli ambienti situati al primo piano, che davano accesso a sei stanze e a un grande salone. Dopo un'altra vittoria sulla Juventus, il 3-1 a Torino del 29 marzo 1936, iniziarono i preparativi per il cambio di sede.

Via del Tritone 125

La palazzina era stata costruita nel 1927, stesso anno di fondazione della Roma. E la Società è stata lì per ben 16 anni, dal 1936 al 1952. L'edificio negli Anni 50 fu poi ristrutturato, quindi le stanze della Roma, all'epoca al primo piano, oggi si trovano al secondo. Era uno dei punti di ritrovo dei tifosi, in attesa dei risultati delle partite in trasferta. Durante la guerra, i pochi giocatori e dirigenti rimasti, fecero una grande opera per consentire al club di proseguire l'attività calcistica.

Via del Quirinale 21

Il palazzo seicentesco, proprio di fronte alla chiesa di San Carlino, era quasi in rovina quando la Roma lo prese in affitto nella primavera del 1952. Era appartenuto a Giuseppe Volpi di Misurata, già ministro delle Finanze, ma dopo la sua morte, nel 1947, era stato abbandonato. La Società ristrutturò completamente il primo piano, che ospitò i suoi uffici fino al dicembre del 1955. Proprio lì Giorgio Carpi, nel 1954, accompagnò un giovanissimo Giacomo Losi per presentargli il presidente Renato Sacerdoti.

Viale Tiziano 3/5

Inaugurata in occasione del pranzo della Befana nel 1956, la sede si trovava proprio di fronte allo stadio Flaminio. Era al primo piano e si poteva accedere da un'unica porta, mentre oggi ci sono tre ingressi distinti per altrettante abitazioni. Il 12 marzo del 1958 si tenne il Consiglio di Amministrazione per ratificare la rinuncia alla presidenza da parte di Renato Sacerdoti, che chiese di venire sostituito a causa di un intervento chirurgico agli occhi.

Via Lucrezio Caro 67

In Prati, è stata la sede della società dall'ottobre del 1965 all'autunno del 1969: fu individuata da Renzo Baldesi e Alvaro Marchini, al primo piano di un palazzo signorile. C'erano sette stanze per un totale di circa 200 metri quadrati. Nel 1966 vi si svolse uno dei passaggi cruciali della storia del club, cioè la trasformazione della Roma in S.p.A., ratificata dal Consiglio di Amminstrazione del 15 febbraio 1967 e registrata il giorno successivo.

Via del Circo Massimo 7

Inaugurata il 14 ottobre 1969, si trovava nell'angolo con Viale Aventino, di fronte alla Fao. Al piano terra c'erano la biglietteria e l'ufficio delle relazioni col pubblico. Nel primo piano c'erano gli uffici organizzativi, amministrativi, quello del presidente, l'economato, la segreteria e per qualche anno anche gli uffici di Piero Gratton, inventore del Lupetto. Sulle finestre erano visibili due grandi scudetti giallorossi. Progressivamente le attività furono spostate tutte a Trigoria e gli uffici furono definitivamente abbandonati nell'estate del 1988.

Piazzale Dino Viola 1

La costruzione del "Fulvio Bernardini" fu ultimata nel 1979: venne inaugurato il 23 luglio. Il giorno dopo il Consiglio ratificò il passaggio di proprietà da Anzalone, che lo aveva progettato e costruito su terreni di sua proprietà, a Dino Viola. La struttura, ampliata nel tempo, oggi ha una superficie di 18 ettari. Nel 1988 divenne anche la sede della Società. Nel 2011 l'indirizzo ufficiale è diventato "Piazzale Dino Viola 1". Nel 2012 il Campo A è stato intitolato ad Agostino Di Bartolomei.

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