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L'ultima amichevole

Arezzo-Roma: tra i toscani Andrea Maestrelli, tra nonno Tommaso, e lo zio campione del Mondo

L'altro nonno è Giuseppe Materazzi, lo zio è Marco, cresciuto nel Tor di Quinto: 21 anni, aveva cominciato nella Lazio, con l'Arezzo giocherà la terza stagione in C

16 Agosto 2019 - 07:30

Non c'è un solo giocatore delle giovanili della Lazio classe 1998 tesserato per club di A e B: l'unico con un po' di talento, Daniel Bezziccheri, è reduce da una stagione con l'Albissola, Folorunsho con il Francavilla, degli altri si sono perse le tracce. Eppure il club biancoceleste non si impegnò troppo per trattenere Andrea Maestrelli, che pure, a conti fatti, non era certo meno bravo di quelli che rimasero. Non ha aiutato il difensore da questa estate all'Arezzo neppure il cognome, forse il più amato dal popolo biancoceleste, anche se il nonno, Tommaso, prima di allenarli, giocò tre anni nella Roma, dal 1948 al 51, vestendo anche la fascia di capitano.

A 16 anni aveva esordito in A con il Bari, a 49 arrivò alla Lazio dal Foggia, a 54 anni volò via, per un tumore al fegato, dopo aver fatto risalire dalla B i biancocelesti, e aver regalato loro il primo, inatteso scudetto. Per quell'impresa Maestrelli, ricordato da tutti come un gentiluomo d'altri tempi oltre che come un ottimo allenatore, è entrato nella leggenda del club: nei racconti che lo riguardano c'è spazio per i suoi figli, i gemelli, Massimo e Maurizio, morto nel 2011, per lo stesso male del padre. Il figlio di Maurizio, Andrea, all'epoca giocava nelle giovanili della Lazio, la squadra allenata da entrambi i suoi nonni: la mamma, Monia, è la figlia di Giuseppe Materazzi, sorella di Marco, campione del Mondo nel 2006 (l'altro zio, Matteo, detiene la sua procura).

Gioca a calcio anche il cugino, il figlio di Massimo, Tommaso come il nonno: classe 1995, passato per il Racing Roma in C, ora è tesserato per la squadra della Luiss, in serie D. La carriera di Andrea, invece, è in risalita: lasciò la Lazio e andò a giocare coi suoi amici nel Futbolclub, poi passò al Tor di Quinto, dove era cresciuto anche Marco Materazzi. E come lo zio, ha iniziato a fare sul serio con il Perugia: dai dilettanti alla Primavera, un solo anno, prima di passare ai rivali della Ternana, con cui, in Coppa Italia, si è preso lo sfizio anche di segnare, con un bel calcio di punizione, alla sua Lazio (di cui è tifoso), portando ai supplementari una gara che sembrava destinata a finire in goleada. L'anno dopo per Maestrelli - che frequenta spesso il gruppo degli ex '99 della Roma, da Luca Pellegrini a Frattesi e Scamacca - 5 presenze in C con l'Arzachena, salite a 26 nel 2018-19 col Bisceglie. Lo zio Marco, a 21 anni, non era mai andato oltre i dilettanti.

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