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Le possibili avversarie

Sorteggio di Europa League: pericolosi Reds e Bayer

Alle 12 a Nyon conosceremo i nostri rivali agli ottavi: il Liverpool il più temibile. Ma occhio pure ai tedeschi, primi in patria, e alle altre inglesi. Possibile l’incrocio con lo Slavia

Klopp al termine di una sfida del Liverpool

Klopp al termine di una sfida del Liverpool (GETTY IMAGES)

23 Febbraio 2024 - 09:34

Ci sono tre inglesi, una tedesca, una spagnola, una scozzese e una ceca: non è l’incipit di una barzelletta, ma l’elenco delle possibili avversarie della Roma negli ottavi di finale di Europa League. Oggi, a partire dalle 12, presso la Casa del Calcio Europeo a Nyon, in Svizzera, verranno effettuati i sorteggi per il prossimo turno a eliminazione diretta. I criteri sono semplici: le otto vincitrici dei rispettivi gironi sono teste di serie; nell’altra urna, andranno invece le vincenti dei playoff di ieri, tra cui appunto i giallorossi. In questa fase non sono ancora previsti derby tra club appartenenti alle stesse Federazioni, ragion per cui la Roma non potrà incrociare l’Atalanta. Le sette possibili rivali sono Liverpool, Brighton, West Ham, Bayer Leverkusen, Villarreal, Glasgow Rangers e lo Slavia Praga. I cechi possono essre incrociati di nuovo, nonostante fossero nel nostro stesso girone. Le gare d’andata si disputeranno il 7 marzo, il ritorno una settimana più tardi, il 14; le vincitrici dei gironi giocheranno il ritorno in casa, perciò la Roma è attesa da una trasferta nella seconda sfida. 

L’ostacolo più temibile è sicuramente il Liverpool di Klopp, che pure non ha brillato nella fase a gironi, ma che per storia, palmarès e squadra è sicuramente la più accreditata. Occhio anche al Bayer Leverkusen, primo in Bundesliga, battuto dalla Roma in semifinale l’anno scorso, al Brighton di Zerbi e al West Ham allenato da Moyes, vincitore della scorsa edizione della Conference League.

Il Brighton di De Zerbi: bel gioco, ma a tratti
La prima, storica qualificazione europea il Brighton la sta onorando nel migliore dei modi: dopo aver preceduto Olympique Marsiglia e Ajax nel girone, gli uomini di De Zerbi si candidano al ruolo di mina vagante del torneo. Settimi in Premier con 38 punti dopo 25 giornate, i “Seagulls” stanno facendo registrare un andamento altalenante, fatto di bel gioco, ma anche di debacle clamorose (il 30 gennaio hanno perso 4-0 in casa del Luton Town). De Zerbi ha puntato su un mix tra veterani e giovani talenti: del secondo gruppo fanno parte i temibili Buonanotte (trequartista 19enne), Joao Pedro (prima punta brasiliana classe 2001) e il 21enne Ansu Fati, in prestito dal Barcellona. 

Il Leverkusen di Xabi fa il vuoto in Bundes
I nostri avversari nella semifinale della scorsa stagione ci riprovano, stavolta con maggiore esperienza e consapevolezza: in vetta in campionato con ben 8 punti di vantaggio sul Bayern Monaco, gli uomini guidati da Xabi Alonso hanno fatto l’en-plein nel Gruppo H, vincendo tutte e 6 le gare di un girone obiettivamente non proibitivo, ma lo hanno fatto con numeri da capogiro (19 gol fatti, 3 subiti). Ceduto in prestito Azmoun alla Roma, le Aspirine hanno accolto in rosa i nigeriani Tella e Boniface, quest’ultimo autore già di 16 gol in 23 gare. A centrocampo sono arrivate le geometrie e l’esperienza di Granit Xhaka, l’ex Arsenal che nel 2022 è stato molto vicino al giallorosso.

Liverpool, Klopp vuole salutare con un titolo
Dopo 7 titoli in 9 anni, le strade del Liverpool e di Jurgen Klopp si separeranno al termine della stagione. I Reds, attualmente in vetta in Premier League hanno vinto non senza qualche difficoltà il loro girone, raccogliendo 12 punti contro Tolosa, Union St-Gilloise e LASK. Il ruolino di marcia nelle 11 gare disputate nel 2024 parla di 9 vittorie, 1 pareggio e 1 sconfitta (contro l’Arsenal lo scorso 4 febbraio). Oltre al solito attacco stellare, guidato dall’ex Momo Salah, i Reds hanno potenziato notevolmente il centrocampo con Szoboszlai, Mac Allister, Gravenberch ed Endo: i quattro rinforzi, in totale, sono costati poco più di 170 milioni di euro, a dimostrazione di una potenza economica che spesso trova riscontro in campo.

Rangers, brucia il ko in finale con Ndicka
Gli 11 punti conquistati nel girone sono bastati a mettersi alle spalle Sparta Praga, Betis e Aris Limassol: il tutto con soli 8 gol fatti e 6 subiti in 6 gare, numeri che confermano la solidità della squadra - allenata dal belga Philippe Clement - che è in vetta alla Premier League scozzese, con 2 punti di vantaggi sugli storici rivali del Celtic. Due anni fa, con van Bronckhorst in panchina, sono arrivati in finale, battuti soltanto ai calci di rigore dall’Eintracht di Ndicka, mentre l’anno scorso sono andati subito fuori dalla Champions già ai gironi. Ora ci riprovano nella seconda coppa europea. L’attacco è stato rinforzato in estate con due acquisti dalla Serie A: Dessers dalla Cremonese e Lammers dall’Atalanta. 

Dai gironi agli ottavi, possibile Slavia-bis
Il girone di Europa League prometteva esiti differenti, vista la presenza della Roma. Ma gli uomini di Trpisovsky, in virtù dei 15 punti ottenuti contro i 13 dei giallorossi, hanno conquistato la prima posizione ed evitato i playoff. 17 i gol fatti, solo 4 quelli subiti nelle prime sei gare europee; e in campionato lo Slavia è in piena lotta per la vittoria del titolo: al momento si trova in seconda posizione, grazie ai 52 punti raccolti nelle prime 21 partite, a 4 lunghezze di distanza dallo Sparta Praga primo e a +10 sulla terza in classifica, il Viktoria Plzen. Tra le stelle della squadra ci sono Chytil e Jurecka, quest’ultimo a segno contro la Roma. In inverno si sono rinforzati con Ihattaren, ancora mai sceso in campo.

Villarreal, la coppa come consolazione
La stagione del Villarreal in Liga non è delle migliori: attualmente gli spagnoli si trovano al tredicesimo posto e i 26 punti guadagnati nel corso delle prime 25 partite, condite da diverse cadute che hanno portato all’esonero prima di Setien e poi di Pacheta, rappresentano un rendimento al di sotto delle aspettative - nella passata stagione il “Sottomarino Giallo” ha chiuso al quinto posto in classifica. In Europa League invece gli uomini di Marcelino (subentrato a novembre proprio a Pacheta) hanno battuto la concorrenza di Rennes, Maccabi Haifa e Panathinaikos, ottenendo il primo posto nel gruppo F e volando direttamente agli ottavi di finale. Uno spiraglio di luce in mezzo alla tempesta.

West Ham, il sogno dopo la Conference
Dalla Conference all’Europa League. Dopo la cavalcata della scorsa stagione, che ha portato alla vittoria della UECL, il West Ham si è confermato come prima forza del gruppo A con 15 punti fatti in 6 partite: vale a dire 5 vittorie, 10 gol fatti, 4 subiti e una sola sconfitta arrivata contro l’Olympiacos. Tutto questo è valso il passaggio diretto agli ottavi, senza passare dai playoff. E malgrado una formazione sicuramente di livello inferiore rispetto ad altre concorrenti, l’Europa League è il sogno degli Hammers di Moyes. In campionato sono 36 i punti conquistati nelle prime 25 giornate. Tra i giocatori più importanti ci sono Bowen e Kudus; presente anche Emerson Palmieri, vecchia conoscenza giallorossa.

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