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L'euroavversaria

Pressing e velocità: come gioca il Salisburgo

La squadra di Jaissle domina in campionato, ma in Europa concedono molto di più. Freund: "La Roma è un club di grande valore e tradizione, Mourinho è un fuoriclasse"

Il tecnico del Salisburgo Jaissle

Il tecnico del Salisburgo Jaissle (GETTY IMAGES)

08 Novembre 2022 - 11:30

"La Roma è un club di grande valore e tradizione, ha una rosa da quasi 400 milioni, ha vinto la Conference League e un fuoriclasse come allenatore. Per noi è al livello del Milan". Sono le parole del direttore sportivo del Red Bull Salisburgo Cristoph Freund dopo il sorteggio di ieri a Nyon e in chiave romanista c’è da augurarsi che la sua proporzione possa rispecchiare gli esiti delle gare del 16 e 23 febbraio, valide per un posto agli ottavi di Europa League. Il riferimento al Milan è dovuto al doppio scontro nel girone di Champions che ha visto gli austriaci pareggiare 1-1 in casa e cadere rovinosamente per 4-0 a San Siro.

Al di là delle similitudini di Freund, vietato sottovalutare il Salisburgo, una squadra che fa della velocità d’esecuzione e delle ripartenze le sue forze principali, oltre alla tanta gioventù presente in rosa. Proprio contro il Milan il Salisburgo è sceso in campo con la squadra più “giovane” della Champions attualmente in corso (22 anni e 279 giorni di media), frutto di una chiara scelta societaria orientata a scovare e crescere talenti prima di rivenderli agli altri club nei top 5 campionati europei. Il caso più eclatante di questa strategia è quello di Erling Haaland: sono stati loro ad andare a prendere in Norvegia (dal Molde) l’alieno che sta riscrivendo i record in Premer League, che ha indossato la maglia del Salzburg nella stagione 2019-20 prima di andare al Borussia Dortmund per 20 milioni di euro. Sotto la guida del tecnico 34enne Jaissle che ha fatto scuola tra le giovanili della “big” della scuderia Red Bull (il Lipsia), la squadra gioca con un 4-3-1-2 che gli permette di guidare il campionato austriaco con 4 punti di vantaggio sullo Sturm Graz ma che in Europa paga un po’ l’inesperienza dei suoi elementi e concede più spazi dietro. Il resto è  ritmo e pressione alta, persino nella gestione del possesso l’intenzione chiara è quella di raggiungere molto rapidamente la trequarti offensiva per poi affidarsi alle reti della coppia Okafor-Adamu, ispirati dal promette trequartista classe 2002 Sucic. Un ricordo in chiusura: il Salisburgo nel 2018, due giorni dopo il 3-0 della Roma sul Barça in Champions, eliminò l’altra squadra della Capitale con un clamoroso 4-1 dopo aver perso 4-2 all’Olimpico.

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