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Roma-Cagliari, Maran: "Domani vogliamo mettere in difficoltà i giallorossi"

L'allenatore della squadra rossoblù ha parlato in conferenza stampa in vista della gara contro la formazione di Claudio Ranieri allo Stadio Olimpico

, di LaPresse

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La Redazione
26 Aprile 2019 - 11:36

L'allenatore del Cagliari, Rolando Maran, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del match con la Roma. Queste le sue dichiarazioni:

"Arriviamo a questa gara con 40 punti, siamo contenti ma vogliamo al più presto raggiungere la matematica salvezza. Vogliamo continuare a correre, come già detto. Mettendo ancora in campo un bel calcio, i risultati sarebbero una conseguenza. Abbiamo voglia di fare bene, abbiamo 5 partite per fare calcio e fare felici i nostri tifosi. Infortunati? Castro e Klavan. Cerri è convocato ma lo valutiamo all'ultimo. Tutti stanno dando un grande contributo, la gara di sabato scorso ne è un esempio. Vedo le prestazioni che non cambiano nonostante mutino gli uomini".

Che tipo di gara si aspetta domani?
"La Roma è in corsa per un obiettivo importante. Serve attenzione, impatto fisico e concentrazione. La squadra di Ranieri tiene il baricentro alto e copre il campo, non ti fa giocare. Quella di domani non è una partita semplice, troveremo una Roma che ci metterà in difficoltà. Però dall'altra parte ci siamo noi, se sfoderiamo il nostro DNA possiamo metterli in difficoltà. Di Francesco e Ranieri sono bravi, non voglio fare paragoni. Serviranno cura dei dettagli e personalità. Abbiamo grande rispetto dell'avversario ma pensiamo a noi stessi: sappiamo di cosa siamo capaci, vogliamo riuscire a portarlo in campo. Le gare regalano sorprese fino all'ultimo, ce lo insegna la partita del girone d'andata. Abbiamo avuto grande merito nel recuperare il risultato".

Faragò?
"Sta facendo molto bene, ci dà equilibrio in campo. Sarà assente, ho diverse idee su chi può ricoprire quel ruolo".

Volete mantenere il decimo posto?
"Il presidente ha parlato di decimo posto? Siamo decimi, è normale che non vogliamo perdere posizioni. Non perdiamo però di vista l'obiettivo raggiunto, che è il fondamento".

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