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Atalanta-Roma, Di Francesco: "Non siamo guariti. Merito all'Atalanta, ma non si può buttare un 3-0"

Il tecnico dopo il pareggio di Bergamo: "Non mi capacito del fatto che non è la prima volta che ci accade"

Eusebio Di Francesco, di LaPresse

Eusebio Di Francesco, di LaPresse

La Redazione
27 Gennaio 2019 - 16:29

Eusebio Di Francesco ha commentato l'incredibile rimonta dell'Atalanta contro la Roma, dopo il vantaggio giallorosso di 3-0: a Bergamo la partita è finita 3-3 con un rigore sbagliato per l'Atalanta. Queste le parole del tecnico romanista. 

Di Francesco a Sky Sport

Perché due volti?
"Bella domanda. La squadra stava giocando come avevamo preparato la partita, cercando la verticalità e difendendo bene. Non mi capacito del fatto che non è la prima volta che ci accade. Probabilmente fa parte delle caratteristiche mentali di questo gruppo. E' assurdo vedere una squadra con gli stessi giocatori cambiare così tanto. Dal punto di vista mentale il nostro lavoro non è finito, questa squadra non è guarita. Diamo anche grandi meriti all'Atalanta, che ha messo in difficoltà tutte le grandi squadre, ma un vantaggio di 3-0 non si butta così. E dobbiamo anche ringraziare del pareggio".

La gestione del risultato è ciò che fa la differenza con una grande squadra?
"Gestione del risultato non è mettersi sotto la traversa e guardare gli altri, che è ciò che abbiamo fatto. E' ripartire velocemente, capire i tempi d'uscita, trovare varchi come sappiamo fare. Abbiamo perso tropi duelli individuali, tenendo meno palloni, e quando succede questo non riesci a risalire. L'Atalanta, se le permetti di abbassarti, ti uccide. Il 3-1 è stata una enorme ingenuità che ha ridato forza a un avversario in difficoltà".

Troppi contrasti persi. 
"E' un discorso generale. Quando si fa una partita contro una squadra nei duelli fisici e tecnici puoi perderla non solo davanti ma in tutto il campo. Alla fine ho cambiato sistema per rinforzare la linea difensiva dove stavamo subendo troppo. Uscite in ritardo, 2 contro 1... Cose che nel primo tempo abbiamo fatto bene. Non riusciamo ad avere continuità, come a Cagliari, come col Torino... Se non miglioriamo questo aspetto, non possiamo diventare una squadra di livello".

C'è un problema fisico?
"Il primo tempo lo abbiamo retto, poi no. Abbiamo giocatori in difficoltà che vengono da infortuni. Zaniolo ha fatto benissimo da esterno dando gamba e corsa. Gasperini gli ha anche cambiato la marcatura mettendogli Palomino. Non parliamo di cambi però, perché se la squadra nel primo tempo è giusta, nel secondo non si può sparire. Da Kluivert voglio di più, quando ha la palla deve far male".

Di Francesco a Roma Tv

Qual è lo stato d'animo dopo questo pareggio? 
"C'è il rammarico di aver buttato un primo tempo straordinario con un secondo tempo deludente, nell'approccio e nella gestione. Nel primo tempo abbiamo aggredito nella loro metà campo ripartendo spesso in verticale, nel secondo questo non si è visto. Abbiamo anche difeso con poca cattiveria e perso troppi duelli. Questa squadra non è la prima volta che ci fa vedere due volti, devo sperare che in futuro il volto principale sia quello del primo tempo".

Che spiegazione si è dato per il calo? 
"Datemela voi perché io non lo so. Ci sono state anche volte, è un aspetto mentale e di personalità che dobbiamo migliorare, ed è una cosa palese. Come si fa a pensare in un secondo tempo del genere dopo quel primo tempo? Questo è quello che fa riflettere. Questa squadra era spumeggiante, viva. Nel secondo tempo loro invece erano degli animali da battaglia, noi tutto il contrario".

Perché la squadra si lascia andare? Segale negativo?
"Sicuramente non è positivo, c'è anche un aspetto inconscio. Non è che vinciamo 3 a 0 e pensiamo di regalare la partita. Spesso non ritroviamo quello che abbiamo fatto di buono. Col Torino siamo riusciti a riprenderci, siamo stati bravi tirando fuori una bel carattere. La sensazione è stata che se ci fosse stata una squadra in grado di vincerla sarebbero stati loro. Puoi soffrire negli ultimi minuti, ma c'è stata la sensazione che dal secondo tempo non potessimo mai fargli male".

La squadra accuserà il colpo?
"Il pareggio dal 3-0 infastidisce, per come si era messa e come è finita. Dobbiamo essere bravi a ripulirci subito da questo secondo tempo. Gestire una partita non significa non correre più e schiacciarci, è il contrario, e invece è quello che abbiamo fatto. Accorciare e andare sul portatore di palla ci ha permesso di fare bene nel primo tempo, nel secondo tempo vinci 3-1 e devi avere la capacità di avere maggiore equilibrio. Di questo ho visto tutto troppo poco, ed è un peccato perché il primo tempo era stato esaltante".

Come si spiega prendere gol dopo 46 secondi dal rigore sbagliato?
"Viene da un nostro errore di disimpegno, per gestire la palla bisogna correre. Prima o poi gli uomini te la prendono se aspettiamo troppo. Nel primo tempo siamo stati bravi a trovare sbocchi e a muovere la palla, nel secondo tempo non si è visto niente e non siamo esistiti sotto tutti i punti di vista".

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