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Roma-Shakhtar, Nevio Scala: "Gli ucraini proveranno a segnare un gol"

L'ex allenatore, che giocò nella Roma nel '66-'67, mette in guardia Di Francesco: "I brasiliani dello Shakhtar sono veloci e imprevedibili, sarà una gara alla pari"

11 Marzo 2018 - 19:40

Una stagione in giallorosso da giocatore, pioniere di Donetsk da allenatore: Nevio Scala ricorda, ai microfoni di Roma Radio, i primi successi dello Shakhtar in un campionato in cui la Dinamo Kiev aveva sempre dominato: «Fu una bellissima esperienza, fui il primo italiano a sbarcare in quella realtà. La squadra aveva appena iniziato un percorso, riuscimmo a spezzare l'egemonia della Dinamo vincendo al primo anno campionato e coppa». Era il 2002 e la situazione politica in Ucraina era più semplice, la guerra era solo un'ombra, si sarebbe materializzata 12 anni più tardi: «Conosco bene le grandi difficoltà in cui vive ora la popolazione. La città si è sviluppata dalle miniere di carbone, ora la guerra limita sia le risorse regionali sia quelle della squadra, che ne risulta fortemente condizionata». Condizionata, ma comunque temibile, considerando la sua storia in Champions League e la gara di andata contro la Roma: «Sarà uno scontro alla pari, ma lo Shakhtar non verrà all'Olimpico a difendersi, cercherà di segnare il primo gol. A quel punto sarebbe durissima per la Roma, che è superiore a livello fisico, ma deve temere la fantasia e l'imprevedibilità degli avversari brasiliani».

Scala individua anche le lacune dei giallorossi: «Non mi è piaciuta la discontinuità, la squadra mi è sembrata un po' superficiale, ma il calcio esige sempre grande concentrazione e Di Francesco pretende molto da questo punto di vista. Nella Roma ci sono ottime individualità, è una squadra che si diverte, lo si vede dall'entusiasmo degli abbracci dopo i gol. Quando il gruppo decide di giocare lo fa per sé stesso e per il pubblico».

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