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FOTO e VIDEO - Di Francesco: "Dzeko? Ad oggi gioca. De Rossi più no che sì"

L'allenatore della Roma ha parlato in conferenza stampa in vista della gara contro la Sampdoria: "Con Edin ancora non ci ho parlato, devo pensare alla partita"

La Redazione
23 Gennaio 2018 - 12:24

L'allenatore della Roma Eusebio Di Francesco ha parlato in conferenza stampa in vista della sfida di campionato contro la Sampdoria, gara rinviata a settembre per maltempo, in programma domani sera a Marassi. Queste le sue parole:

"Dico due parole prima che cominciamo col mercato e con le varie situazioni che si sono verificate e le chiacchiere che ci sono. Attualmente tutti i giocatori qui convocati sono a disposizione per la partita che si terrà tra 36 ore e per noi importantissima. Devo cercare di preparare al meglio tutti i giocatori a disposizione, compresi i chiacchierati, di cui non faccio i nomi. Sapete meglio di me... Si può parlare dell'aspetto psicologico e mentale, ma in questo momento il mio primo pensiero è preparare al meglio la partita. Tutti i giocatori in rosa al momento sono della Roma e basta. Poi oggi, domani, dopodomani... Il direttore ha detto che si ascolta tutto quello che viene dall'esterno. Io devo pensare a preparare la partita. Non dico che troverete un muro, ma quasi su questo punto di vista"

Contro l'Inter una Roma dai due volti, che risposte si è dato? Che soluzioni ha pensato?

Bisogna fare delle valutazioni. Una squadra che magari è stata meno incisiva dell'Inter, anche se ha avuto spesso il predominio della partita, deve avere la capacità specialmente negli ultimi metri di essere più determinata e sbagliare meno palloni possibili. Bisogna creare più opportunità importanti o perlomeno finalizzare meglio. Quasi impossibile avere quel ritmo per tutta la gara. Mi piace sottolineare la grande prova del nostro portiere, ma in altre occasioni questa Roma non l'ha mai impegnato il suo portiere. Ci teniamo strettissimi questo portiere straordinario, del futuro anche dal punto di vista dell'interpretazione del ruolo. Felicissimo di averlo. Dobbiamo fare anche valutazioni fisiche, non avere giocatori con 90′ nelle gambe potremmo riportarcele anche in questa partita.

La Sampdoria è in forma. Quali sono le insidie?

Dite la forma valutando l'ultima partita, avevano perso a Benevento prima della Fiorentina quindi magari non erano in forma. Hanno un'identità precisa come il suo allenatore, vanno spesso in verticale, di attaccare la porta con facilità. Non so se ci sarà Quagliarella che è in un momento d'oro, ma è una squadra che può crearti difficoltà ma anche noi possiamo crearle anche a loro. Marassi non è mai facile. Devo avere la forza di concentrarmi solo su questo come abbiamo fatto in gran parte contro l'Inter. Se tanti giocatori non avessero avuto la testa giusta, non avrebbero fatto quei 70 minuti con quella intensità, quella qualità e quell'idea di andare a prendere l'avversario dall'altra parte.

Domani Dzeko giocherà titolare?

A oggi come oggi sì. Poi devo fare valutazioni psicologiche e mentali anche insieme al giocatore. Ancora non ci ho parlato, l'ho voluto lasciare tranquillo. Gli arrivano tante chiacchiere che non mi competono. Io devo preparare al meglio questa partita contando su di lui in questo momento. Valuterò con lui la scelta giusta. E' corretto che un giocatore della Roma debba giocare, se oggi Dzeko è un calciatore della Roma deve giocare e basta. Poi valuteremo tanti altri aspetti.

De Rossi sta meglio?

E' in grande dubbio, proveremo anche oggi con lui ma difficilmente lo recupereremo per la partita di mercoledì. Ci abbiamo provato, il ragazzo ci ha provato ma credo sia difficile averlo a disposizione.

Cosa perderebbe la Roma senza Dzeko? E' più utile un attaccante esterno per dare spazio a Schick e Defrel? 

Puntate sempre sulla mia grande disponibilità e sincerità eh... Siete fenomenali nel mettermi a mio agio. Parliamo di un qualcosa che non esiste. Ovvio che certe valutazioni vanno fatte e si devono fare. Questa squadra ha dei giocatori che possono fare il centravanti come Schick e Defrel, ma in questo momento è Dzeko. Riparto da quello che dice il direttore, ovvero che ci sono scelte che si legano ad altre situazioni. La scelta potrebbe ricadere su un esterno oppure su un altro centravanti puro. Vi sto dicendo qualcosa in più di quello che non avrei voluto dirvi.

Cosa dice ai calciatori per farli rendere al meglio? El Shaarawy e Gerson come stanno? Possono giocare?

Per quanto riguarda i giocatori che sono usciti sono valutazioni che vanno fatte tra oggi e domani, non siamo in un momento ottimale nelle situazioni in mezzo al campo, ho delle difficoltà perché alcuni giocatori non sono al top. Questo potrebbe modificare il mio assetto, il mio modo di pensare. Potrei non avere tanti giocatori a disposizione per la partita di domani. Devo rinforzare la squadra dal punto di vista psicologico, facendo leva sulla grande professionalità e serietà di questi giocatori. Siamo professionisti e deve uscir fuori il lato professionale. Non dobbiamo aggrapparci ad alibi. Va affrontata a testa alta con grande serietà e professionalità da parte di tutti.

Quando dice che la società determina tantissimo, significa che sei d'accordo con la società o devi accettare? 

Si sceglie un percorso, se ci sono delle situazioni da limare non posso fare i conti a casa di nessuno. Faccio l'allenatore. O torno a casa o affronto le situazioni, io non scappo mai, le situazioni cerco di affrontarle e basta. Ma ci sono alcune situazioni in cui non posso mettere il becco, parliamo di scelte di giocatori di qualità di calciatori e poi ci sono altre situazioni. E' un dato di fatto. Io ho scelto di allenare la Roma e lo farò fino in fondo al meglio delle mie possibilità di allenatore. Qualsiasi cosa accada o non accada.

Cosa non sei riuscito a trasmettere alla squadra nei minuti finali contro l'Inter? Mancanza di personalità?

Magari avessimo buttato la palla lontano... Non l'abbiamo fatto. Non ci riuscivamo. A volte farlo ti permette di accorciare ed essere aggressivo. In questo siamo mancati. Non è il sistema di gioco che fa l'aggressività, ma è l'atteggiamento. Negli ultimi 10′ eravamo troppo distanti dalla palla, dovevamo accorciare di più. Abbiamo un pochino mollato. Mi auguro e penso che non sia stato solo un aspetto mentale, ma anche un calo fisico di alcuni giocatori in mezzo al campo. Abbiamo preso gol in una situazione in cui abbiamo rinforzato la linea difensiva sui cross. Fai una mossa pensando di rinforzare, ma a volte purtroppo non va bene. Si va a puntare il dito contro uno ma si gioca in undici, la possibilità di non aver avuto un centrocampista di ruolo in panchina non mi ha permesso di continuare quel tipo di gioco. Ma ci eravamo abbassati anche col 4-3-3 nell'ultimo periodo. Siamo stati poco lucidi nel leggere certe situazioni. Quando si parla di calcio mi allungo un po' di più...

Parlerà con Schick che da domani diventerà il centravanti titolare?

Siamo sempre nel futuro. Io vorrei stare nel presente. Ma lui è il presente. Poi il discorso dei titolari diventa relativo, anche Defrel può fare questo ruolo. Capire prima di tutto cosa voglio io, dove si è arrivati e fare le cose con più cattiveria, in questo Patrik deve crescere. Il gol che ha fatto ieri da fuori area si può ripetere con maggiore continuità. Questo gli darebbe fiducia nei suoi mezzi.

Le hanno mai chiesto di non far giocare un giocatore? Se domani non vedessimo Dzeko, sarebbe una questione mentale?

Potrebbe essere tutto, ma ho avuto una grande fortuna. Ho sempre scelto in grande autonomia la formazione. E' ovvio che se un giocatore non c'è non lo posso mettere. E' stata la mia forza e lo sarà sempre, sceglierò solo io se farlo scendere, non gli altri. Sarebbe un gravissimo errore se me lo chiedessero. Se dovesse giocare o no, decido io e basta.

Strootman domani probabilmente giocherà davanti alla difesa, può avere un futuro in quel ruolo?

Non è la prima volta che lo provo in quel ruolo, in partita l'ha fatto con la Spal e altre situazioni. In allenamento è capitato spesso perché poteva capitare di non avere i due centrali di centrocampo. L'ha interpretato come piace a me, può ancora verticalizzare qualche palla in più ma per la posizione e la continuità che ha avuto in partita mi è piaciuto molto. Potrebbe farlo anche nelle prossime partite. Perché no?

Riuscirebbe a superare lo Shakhtar negli ottavi di Champions anche senza Dzeko ed Emerson?

Possiamo parlarne anche dopo il 1 febbraio, ha più logica. Ma noi cerchiamo di vincere tutte le partite. Questa squadra deve giocare con un'unica mentalità, il desiderio di poter vincere da tutte le parti, e credo lo abbia mostrato in tante occasioni. Deve ritrovare quell'unità che in parte c'è stata anche contro l'Inter. Il risultato ci ha lasciato un po' di amaro in bocca, ma ho rivisto un po' la Roma che piace a me. Aspetto molto importante. Mi auguro che si cresca sempre di più e ritroviamo lo spirito che c'è stato contro l'Inter che ci porterà ad affrontare al meglio, con gli uomini che avrò a disposizione, lo Shakhtar.

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