Punto e virgola

Gli sgarbi di Gravina: Roma sotto attacco

La farsa federale: con Spalletti in mezzo nella tenaglia del disimpegno culturale del nostro calcio, Gravina punta Ranieri, contravvenendo ad una regola da tutti conosciuta e temuta

(GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Daniele Lo Monaco
09 Giugno 2025 - 08:47

Succede che quel gentiluomo (e grandissimo allenatore) di Spalletti finisca preso in mezzo nella terribile tenaglia del disimpegno culturale del nostro movimento calcistico (che pure aveva provato a svoltare qualche tempo fa, prendendo la strada giusta del modello tecnico spagnolo, prima di lasciar spazio alla restaurazione dei nostalgici del bel tempo che fu, gli irriducibili della difesa a oltranza, del vecchio catenaccio, quelli che si permettono di sbeffeggiare il calcio oltranzista del Barcellona, ma poi se la prendono con Inzaghi se perde in quel modo, senza capire che una cosa DEVE escludere l’altra) e venga esonerato alla faccia del progetto, e pure a scoppio ritardato (sabato la decisione, stanotte arriverà l’effetto, con l’allegato dell’imbarazzante conferenza stampa di ieri, terminata con il ct dimissionato che non regge l’emozione, si alza e se ne va).

E in Figc, il tempio delle regole condivise, la casa della Procura che non a caso si chiama Federale, con i giudici pronti a stangare chiunque sbagli qualcosa nell’interpretazione delle regole, qualcuno, nello specifico il presidente Gravina, si faccia solleticare dall’idea di affidare l’incarico ad un tesserato di un altro club, nello specifico Claudio Ranieri, contravvenendo ad una precisa regola da tutti conosciuta e temuta. 

Formalmente, Gravina si è rivolto direttamente al club, nello specifico a Dan Friedkin, proprio per non incorrere nei fulmini degli inflessibili giudici federali. Guarda caso, però, alla Figc risulta che a Ranieri il corteggiamento non dispiaccia affatto. E se fosse così, proprio come l’ultimo dei club poco sensibili alle regole, quando mandano in avanscoperta famigerati intermediari non meglio identificati, qualcuno a nome della Figc si è già mosso  con Ranieri.

Oggi conosceremo l’esito del sondaggio e capiremo che cosa c’è di vero in questa farsesca rivisitazione delle regole proposta dalla Federcalcio che addirittura non storcerebbe la bocca neanche di fronte all’ipotesi del doppio incarico. Immaginate la scena, la prima che ci viene in mente, del ct Ranieri che non convoca Gianluca Mancini preferendogli, come Spalletti, Coppola, Gatti, Acerbi, Aldair e Collovati e poi lo abbraccia a Trigoria chiedendogli massimo impegno con Gasperini. O, al contrario, lo convoca facendolo passare per raccomandato, dopo la bocciatura Spalletti. Non scherziamo, su. Se davvero l’ipotesi del doppio incarico è venuta a qualche fantasioso dirigente federale, rimettetelo a giocare a Football Manager, lì sì che potrà sbizzarrirsi con la fantasia.

Invece di perdere tempo con Gravina, Ranieri in questi giorni dovrebbe occuparsi pure di Svilar, un altro che vorrebbero scippare alla Roma. A club e giocatore chiediamo un passo indietro, e poi uno in avanti. Il giochino di lasciare alla parte avversa la responsabilità di un divorzio non diverte ormai più nessuno. Fate i seri, diteci le cose come stanno. A Roma Ranieri ci ha insegnato che ai tifosi bisogna dire la verità. Bisogna solo capire se era il Ranieri allenatore, il dirigente o il ct della Nazionale.

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