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A bocce ferme

Basta che vinciamo

Noi sosteniamo la Roma comunque, anche se perdiamo, però non è che siamo contenti quando succede, ecco. Ma anche l'Inter non è che abbia imboccato l’autostrada per lo Scudetto con tutta sta sicurezza

Zaniolo e Pellegrini

Zaniolo e Pellegrini (GETTY IMAGES)

01 Ottobre 2022 - 10:19

Il senso di questa rubrichetta è soprattutto quello di consentire due chiacchiere sulle partite a freddo, che poi è una sconfitta in partenza, perché il tifoso della Roma non può essere freddo; o uno è freddo, o è tifoso della Roma. Ho lasciato decantare la partita con l’Atalanta, che peraltro avevo previsto come difficile, ma non è stato il match che ci aspettavamo. Stavo allo stadio con gli amici (che rimane la cosa più bella del mondo), e ci siamo accorti presto come l’Atalanta non sia più la squadra di un tempo, né per gli effettivi in campo (molti lasciano il club ogni anno, con risultati controversi, perché i giocatori dell’Atalanta, per motivi a noi oscuri, difficilmente fanno bene altrove), e perché questa squadra non gioca più come prima; oggi hanno abdicato ogni idea di pallone e fanno il catenaccio. Almeno con noi hanno fatto così. Un solo tiro in porta. E ovviamente un gol. Nello specifico sbagliano i centrali della mediana, Cristante specialmente, che si schiaccia sulla linea dei difensori tutti già schierati, lasciando dietro di sé Villa Pamphilj ai centrocampisti avversari. Pure Matic tutto spostato di lato, non lo so che sta a fa. Senz’altro il forfait di Dybala ha stravolto la partita prima dell’inizio della stessa, ciò nonostante noi abbiamo creato un mare di palle gol, e direi di tenerci questo dato per guardare avanti. Perché anche la Roma è diversa da prima, dall’anno scorso, ad esempio; ora vedo una produzione di occasioni davanti veramente importante. Cambiamenti che erano emersi, secondo me, già dalle amichevoli estive. Non per questo dobbiamo accontentarci, certo, una partita persa, per di più, persa in questo modo, non può che lasciare l’amaro in bocca. La speranza è comunque quella di ritrovare a Milano questa Roma, e non quella di Udine.

Ricominciare da qui. Sono passaggi che ci stanno in un campionato. Bisogna anche ammettere che abbiamo davvero tanti infortunati, e che la squadra con gli effettivi la vedremo solo molto più avanti nella stagione. Anche l’Inter, candidata certamente allo Scudetto, ha già perso tre volte, se non sbaglio. Poi la trasferta di Milano non è mai stata una passeggiata, e nemmeno stavolta lo sarà, ma noi siamo forti e romanisti. La tradizione non è dalla nostra parte, però penso che vincere contro una grande squadra come l’Inter sarebbe un bel segnale, per il Paese, ma soprattutto per noi stessi. Evitando più di tutto partite già finite dopo venti minuti. Noi sosteniamo la Roma comunque, anche se perdiamo, però non è che siamo contenti quando perdiamo, ecco, cerchiamo di mettere le cose in chiaro. Anche l’Inter non è che abbia imboccato l’autostrada per lo Scudetto con tutta sta sicurezza. È seccante pure che il Mister non sarà manco in panchina. A parte questo, menzione di merito per la squadra femminile, approdata ai gironi di Champions al primo tentativo, e spero davvero di poterle finalmente vedere all’Olimpico. Guardando le ragazze giallorosse in terza maglia ho scoperto che non mi importa niente della quota tecnica del calcio, dei virtuosismi, della parte atletica; se c’è una partita, e giochiamo pure noi, a me mi basta che vinca la Roma. Daje. 

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