Primavera, non basta una magia di Di Nunzio. Roma beffata nel finale dall'Inter
I giallorossi volano in vantaggio dopo 2 minuti, poi sprecano diverse occasioni per il raddoppio. All'ultimo respiro la disattenzione in area di rigore e il pareggio dei nerazzurri
(GETTY IMAGES)
Non basta una magia firmata Di Nunzio per inserire la sesta. Lotta, grinta, carattere, un vantaggio trovato al 2’ e durato fino al 94’: poi, la Roma si fa sorprendere e Cerpelletti colpisce di testa, regalando l’1-1 all’Inter. Un pareggio amaro al Tre Fontane in occasione dell’undicesima giornata, una sesta vittoria consecutiva solo assaporata, prima della beffa finale. La sfida si apre senza troppi fronzoli, ci pensa Di Nunzio con un mancino letale dal limite dell’area, diretto sotto l’incrocio dei pali. Un inizio forte e convinto dei giallorossi, in maglia Away, forse eccessivo in alcune occasioni. L’Inter prova a sfruttare la frenesia della squadra di Guidi con dei contropiedi sempre ben limitati dalla difesa, attenta per quasi tutta la gara. Al 25’ il primo cambio in casa Roma, con Cama costretto a lasciare il campo. Al suo posto, Marchetti. Poche altre emozioni nella prima frazione, se non due ammonizioni per parte (Nardin per la Roma, il tecnico Carbone nell’Inter) e un tiro di Sangaré, allo scadere, che non impensierisce Taho.
Nella ripresa si parte forte, ma si spreca troppo. Prima, al 55’, ancora con Di Nunzio. Il numero 6 sfiora solamente la doppietta personale. Poi, quattro minuti più tardi, è Della Rocca ad affacciarsi dalle parti di Taho, con un destro potente sul primo palo, trovando però un’ottima risposta del portiere. Non è da meno, anzi, forse ancor più difficile la parata confezionata da Zelezny sul tiro di Mosconi. Nella seconda metà degli ultimi 45 minuti la sfida si fa più intensa, e la Roma sembra poter riuscire a portarsi la vittoria a casa, con le unghie e con i denti. Ma una distrazione collettiva in area di rigore, al 94’, frena il lavoro dei giallorossi. Ora la sosta per le nazionali, poi la Juve.
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